I film del week end


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I figli della mezzanotte

di Juana San Emeterio

di Deepa Mehta, Canada, Gran Bretagna 2013, drammatico, (Videa)
sceneggiatura: Salman Rushdie
Satya Bhabha, Shahana Goswami, Shabana Azmi, Rajat Kapoor

Allo scoccare della mezzanotte del 15 agosto del 1947, quando viene proclamata l’indipendenza dell’India dalla Gran Bretagna, nascono due bambini Saleem e Shiva, uno è il figlio di un cantastorie di strada e di una donna povera, che muore di parto, e l’altro il rampollo di una famiglia borghese. L'infermiera che si occupa dei due bambini, e degli altri "figli della mezzanotte”, ispirata da un desiderio di giustizia per permettere al povero di vivere una vita da ricco scambia il loro destino. Così Saleem crescerà nella famiglia benestante mentre Shiva vivrà per la strada con un padre che vive di elemosina. Ma la storia va avanti, i bimbi cresceranno con una qualità particolare che condividono con tutti gli altri nati nello stesso momento: sono dotati di capacità straordinarie e riescono a mettersi in contatto tra loro. Quindi anche Saleem e Shiva incroceranno i loro destini con gli avvenimenti complessi della nazione indiana.

“Il potere magico dei ragazzi non è quello di Harry Potter o X-Men. Non è una storia vera. I loro poteri magici non sono altro che la metafora delle speranze dell'India”. Spiega la regista indiana Deepa Mehta che racconta alla stampa la genesi del film tratto dal libro di Salman Rushdie. “Siamo molto amici”, afferma e quando gli venne l’idea della trasposizione cinematografica del romanzo, lo scrittore fu entusiasta, anche se in un primo tempo non volle partecipare alla stesura della sceneggiatura. Alla fine però il film venne scritto a quattro mani e prodotto con un budget di tutto rispetto, quasi undici milioni. “I figli di mezzanotte” è essenzialmente la storia tra verità e magia di giovani che cercano una loro identità come un paese giovane che si costruisce. Un’opera complessa, che attraversa un sessantennio di storia dell'India intrecciata con le vicende di un gran numero di persone, soprattutto con quei figli “nati nell’ora della libertà. Quindi ammanettati alla storia”. Un percorso affascinante che ci fa avvicinare a un grande paese e ai suoi miti. Un film di grande impatto visivo ed emotivo nella sua costruzione epica. Una narrazione che coinvolge nonostante certe lungaggini e alcune cadute che rendono difficile il fluire del racconto. Un affresco comunque da vedere.

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