Case fantasma, conto rovescia regolarizzazione

Ultima chiamata per accatastamento il prossimo 2 aprile f

Ultima chiamata per accatastare gli immobili fantasma, quelli cioè sconosciuti all'amministrazioni ma rilevati dall'Agenzia del Territorio attraverso rilievi 'aerei'.

Subito dopo le vacanze pasquali scadra' infatti il termine per la regolarizzazione degli immobili come dall'elenco pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 30 novembre. Si prevedevano 120 giorni (ovvero il 30 marzo) ma c'è il consueto slittamento per evitare l'accavallarsi con la pausa festiva. Si dovrà così presentare la domanda per l'aggiornamento catastale per gli immobili 'scovati' a cui era stata assegnata una rendita presunta secondo le regole fissate dal decreto numero 16 del 2012.

Ed e' il caso di muoveri anche perche' nel caso di inadempimento scattano sanzioni amministrative decisamente pesanti (il quadruplo). I tempi stringono e per mettersi in regola bisognera contattare un professionista che a sua volta, una volta rilevata la planimetria dell'immobile fantasma, chieda l'accatastamento. Nel caso in cui l'atto venga presentato entro 90 giorni dalla scadenza la sanzione si riduce di molto (poco più di 100 euro) e si va via via aumentando piu' tempo passa fino ad un massimo di circa 8.000 euro.

Dall'operazione tra catasto e fisco dovrebbero affluire nelle casse dello Stato circa 2 miliardi con circa 500 milioni l'anno di nuovo gettito Imu sugli immobili regolarizzati. Il resto sono arretrati, sanzioni e interessi, quindi una tantum.

Secondo l'amministrazione nel 2011 sono state accertate 1.081.698 unità immobiliari a cui è stata attribuita una rendita catastale di 817,39 milioni di euro. Punto di partenza dell'Agenzia del Territorio e del Dipartimento delle Finanze erano le 2.228.143 particelle nelle quali si era constatata la presenza di potenziali fabbricati sconosciuti al catasto. Un lavoro quello per scovarli condotto grazie alle nuove tecnologie, ovvero con la foto-identificazione e la sovrapposizione delle aree fotografate con le 'vecchie' mappe catastali. Sulla base degli accertamenti eseguiti su questi 2,2 milioni di immobili sospetti, oltre un milione è di fatto già 'emerso'.