Il monito di Napolitano


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'Pensare all'interesse del Paese'

Così il presidente della Repubblica a margine della cerimonia in ricordo della strage nazifascista a Sant'Anna di Stazzema. 'Governo, dobbiamo essere fiduciosi' n

E' il momento di pensare "all'interesse generale del Paese" e di lavorare per "riconciliare l'opinione pubblica alle istituzioni". Questo è il messaggio che è stato lanciato dalle alte cariche dello Stato oggi dalle Fosse Ardeatine dove si è ricordato la drammatica strage di 335 civili trucidati dai nazisti il 24 marzo del 1944 come rappresaglia dell'attentato di via Rasella.

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, quello del Senato, Pietro Grasso, e della Camera, Laura Boldrini, hanno onorato la memoria dei civili uccisi concentrandosi sulla difficile situazione italiana e facendo appelli all'unità. Riprendendo il discorso introduttivo di Rosina Stame, presidente dell'Anfim (Associazione Nazionale Famiglie Italiane Martiri caduti per la libertà), che ha sottolineato come "in questo periodo difficile tutti abbiano il dovere di essere parte integrante di una lotta per ricostruire il Paese", il Presidente Napolitano, poco prima di lasciare il sacrario, ha spiegato che l'Italia "senza dubbio ha bisogno di unità".

NAPOLITANO A SANT'ANNA, QUESTO MIO ULTIMO ATTO PUBBLICO - "Sto per concludere mio mandato questo è probabilmente l'ultimo atto pubblico che compio e sono felice che sia questo". Così Giorgio Napolitano conclude il suo intervento a Sant'Anna di Stazzema, dove ha commemorato le vittime dell'eccidio nazista del 1944"Tra le pietre dell'Europa unita c'é la pietra della memoria, consapevole degli errori e degli orrori di tutte le guerre del '900''. Lo ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano alla commemorazione delle vittime della strage nazista di Sant'Anna di Stazzema. Il Capo dello Stato è tornato più volte sul tema della memoria: "Non dimentichiamo le nostre responsabilità storiche, ma guardiamo avanti coltivando e trasmettendo la memoria storica come patrimonio comune".

INAUDITO DISSOLVERE UNITA' ITALIA-GERMANIA - Si sono stretti in un lungo abbraccio il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e il presidente della Repubblica Federale tedesca, Joachim Gauck, oggi, davanti all'ossario delle vittime della strage nazista di Sant'Anna di Stazzema. I due presidenti hanno deposto corone presso il monumento e, dopo l'abbraccio, si sono fermati per alcuni attimi in silenzio a rendere omaggio alle vittime dell'azione dei nazisti, nel piccolo borgo sulle alture delle Versilia, in cui il 12 agosto 1944 le SS, accompagnati da fascisti collaborazionisti, massacrano 560 civili, in gran parte bambini, donne e anziani. Per l'eccidio furono condannati all'ergastolo dal tribunale militare di La Spezia, nel 2005, 10 ex SS, condanna ratificata dalla Cassazione nel 2007, ma il tribunale di Stoccarda dispose invece, in seguito, l'archiviazione dell'accusa. "Sarebbe inaudito che lasciassimo dissolvere il patrimonio di unità e fraternità che abbiamo costruito. I governi dell'Italia e della Germania non lasceranno dilapidare questo patrimonio ma porteranno avanti l'impegno di costruzione europea". Lo dice Giorgio Napolitano a Sant'Anna di Stazzema, dopo il discorso del presidente tedesco Gauck.