A Cipro, dove da ormai una settimana le banche sono chiuse, fare la fila agli sportelli dei bancomat e' diventata per la gente un'abitudine quotidiana non solo per disporre del contante necessario per le spese della giornata. Ma anche, e soprattutto, per cercare di estrarre piu' denaro possibile dai conti correnti nel timore che i propri risparmi siano fagocitati nel temuto 'buco nero' del fallimento dei due maggiori istituti di credito ciprioti, la banca di Cipro e la banca popolare.
Cosi', fin dalle prime ore del mattino, lunghe file di correntisti si formano davanti agli sportelli automatici delle succursali delle banche che ormai, a differenza dei primi giorni, consentono di prelevare da ogni conto soltanto un massimo di 260 euro al giorno contro i 500 iniziali. E le file si allungano non solo perche' la gente e' tanta ma anche perche' gli sportelli elettronici, sottoposti a lunghe ore di utilizzo, lavorano a rilento e ogni tanto si inceppano.
Del resto ormai da giorni qui a cipro l'economia funziona quasi esclusivamente con denaro contante. Hanno cominciato i piccoli esercizi commerciali e i ristoranti a rifiutare le carte di credito perche' hanno bisogno di denaro liquido per pagare i fornitori che, a loro volta, accettano solo contante.
Lo stesso vale per i distributori di benzina tra i quali sono pochi quelli che accettano ancora pagamenti con la carta di credito. Dal momento che anche le stazioni di servizio pagano i rifornitori di carburante in contante, c'e' il rischio che anche i distributori presto rimangano senza benzina. A lanciare l'allarme e' stato Stefanos Stefanou, presidente dell'associazione dei proprietari delle pompe di benzina, il quale ha comunque tenuto a sottolineare che sull'isola esistono sufficienti scorte di carburante. Ma cio' non ha impedito che da ieri sera cominciassero a formarsi le prime file di auto anche in molte stazioni di servizio.
Nel diffuso timore che un mancato accordo fra il governo di Nicosia e le autorita' monetarie europee a Bruxelles possa far precipitare la situazione e che martedi' prossimo le banche non riaprano i battenti, da stamani molta piu' gente del solito (il sabato in genere e' il giorno dedicato alla spesa per gli alimentari) ha affollato i supermercati della capitale e delle principali citta' del paese facendo soprattutto scorta di latte, pane, uova, frutta e verdure fresche, ma anche scatolame.