Che il vento dell'antipolitica continui a soffiare non vi e' alcun dubbio, come dimostra il fatto che un terzo degli elettori ha mandato in Parlamento oltre 150 'grillini' che, oltre a voler 'aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno', vogliono cambiare fisionomia alle istituzioni, rispetto all'immagine cui la classe politica ci aveva abituati. Ma, tra una fatwa anti-Casta e un comizio urlato in piazza, gli italiani, numeri alla mano, dimostrano di essere meno lontani di quanto si possa pensare dai luoghi simbolo della politica.
Lo dicono, ad esempio, le lunghe file che ormai da anni si formano davanti a Montecitorio o a Palazzo Madama per le visite guidate o per le decine e decine mostre allestite nei Palazzi che ospitano le aule parlamentari, o per i numerosi eventi culturali promossi da Camera e Senato. Per non parlare dei 'tour' delle scolaresche, con lunghe lista d'attesa, a volte di mesi.
L'iniziativa 'Montecitorio a porte aperte' e' un esempio lampante dell'interesse che i cittadini hanno per i simboli della politica, anche per una forma di rispetto delle istituzioni e non solo per semplice curiosita': inaugurate nel 1994, le visite guidate al palazzo che fu sede del tribunale ecclesiastico nel 1600 hanno fatto registrare piu' di 257mila visitatori.
E se le visite guidate in quasi vent'anni hanno avuto un trend sempre crescente, ancor piu' consistente e' l'apporto fornito dalla scuola al 'contatto' tra istituzioni e (futuri) elettori: complessivamente, infatti, dall'aprile del 2008 al dicembre del 2012 sono stati oltre 6mila gli istituti scolastici che hanno visitato la Camera, per un totale di oltre 331mila studenti ed accompagnatori.
Ma il coinvolgimento del mondo scolastico non si ferma alle sole visite guidate: la manifestazione 'Dalle aule parlamentari alle aule di scuola' ha coinvolto, nel corso della legislatura appena trascorsa, circa 4mila studenti di 236 scuole, con 472 insegnanti partecipanti alle Giornate di formazione per i docenti, e circa 1.800 fra studenti ed insegnanti presenti alla giornate finali.
Il sito 'Il Parlamento dei bambini', poi, ha ricevuto dal 2010 circa 180mila visite, mentre le scuole partecipanti al concorso 'Parlawiki' sono state 168 , i lavori presentati 181 e gli alunni d elle scuole elementari e medie coinvolti circa 310.
Italiani in fila anche per le mostre allestite nei Palazzi della politica, con un riscontro di presenze che ha poco da invidiare a quello dei musei: nel 2006, per la mostra filatelica 'Il Regno d'Italia nella posta e nella filatelia', in soli sette giorni i visitatori sono stati quasi 10mila. Nel 2010, la mostra sulla pittura sacra a Montecitorio, con dipinti del Quattrocento e Seicento, ha fatto registrare oltre 13mila visitatori, e l'anno scorso piu' di 5mila persone hanno visitato la mostra 'Michelangelo e la Cappella Sistina nei disegni autografi della Casa Buonarroti'.
Immagine consueta, poi, e' quella della piccola o grande folla, a seconda delle occasioni, che si forma dinanzi all'ingresso principale di Montecitorio, piu' che di Palazzo madama dove gli spazi sono piu' angusti, in attesa del passaggio di big della politica in entrata o in uscita dal Palazzo.
Come e' stato in questi giorni per la 'prima' dei 'grillini' nella veste di nuovi legislatori, ma come si e' verificato in passato con i protagonisti della scena politica di questi ultimi anni, da Berlusconi a Prodi, da Bersani a Bossi. Un rituale che spesso ha accompagnato le uscite ufficiali di Giorgio Napolitano, sempre molto sostenuto e applaudito. Insomma, il vento dell'antipolitica soffiera' pure, ma gli italiani stanno dimostrando che della politica e' impossibile fare a meno. Purche' la politica sappia riguadagnarsi quella fiducia che negli ultimi tempi e' vistosamente scesa.