L'anniversario del trasporto metropolitano


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Dentro il 'tubo' da un secolo e mezzo

Londra festeggia con un miliardo di viaggiatori t

di Rodolfo Fellini
(r.fellini@rai.it)

Tra i numerosi anniversari che ricorrono nel 2013, ce n’è uno particolarmente significativo per gli amanti dell’urbanistica, dei trasporti e, più in generale, per chi vive nelle grandi città: i 150 della prima linea di metropolitana. Era infatti il 10 gennaio 1863 quando a Londra il primo treno urbano percorse un tunnel, scavato da un gruppo di progettisti visionari tra Bishops Road (l’attuale Paddington) e Farringdon, attraversando il cuore della città da Ovest a Est. La ricorrenza è stata celebrata dalla principessa Kate e dalla stessa regina Elisabetta che, nella sua prima uscita dopo un periodo di malattia, ha voluto presenziare una cerimonia nella stazione di Baker Street. Centocinquanta anni fa, il collegamento fu chiamato “Metropolitan Railway”, e involontariamente coniò un neologismo usato in tutto pianeta. Tuttavia a Londra, invece che di metro o metrò (o “underground”, il nome ufficiale inglese), si parla spesso di “tube”, a causa della forma cilindrica (a tubo) delle gallerie in cui corrono i treni. Inizialmente, la Metropolitan Railway era lunga 6 km e veniva garantita da convogli a vapore. Il suo fu un successo davvero clamoroso: solo nel primo giorno vi viaggiarono trentamila londinesi. I lavori continuarono quindi a spron battuto, tanto che già nel 1876 le gallerie raggiunsero Hammersmith, a Ovest, e Aldgate, a Est, per complessivi 12 chilometri: quanti ne contò la prima linea metropolitana italiana, inaugurata appena nel 1955 a Roma, tra le stazioni Termini e Laurentina.

Sviluppo folgorante
Il trasporto urbano sotterraneo a Londra ebbe uno sviluppo folgorante, e allo spuntare del nuovo secolo la città contava già tre linee metropolitane, tutte gratuite. Nel 1884 fu completata la lungimirante Circle Line, che compiva un percorso ad anello attorno al centro storico e commerciale della metropoli, e nel 1886, dopo vent’anni di sperimentazione di una galleria sotto il Tamigi, apriva la prima linea sulla direttrice Nord-Sud. Il primo convoglio elettrico nacque nel 1890, quelli a vapore andarono definitivamente in pensione nel 1961. Oggi è in funzione una rete capillare di 13 linee, aperte per lo più nei primi anni del Novecento e oggetto di continui prolungamenti, non solo sotterranei ma anche di superficie. La rete, con 460 km, era la più estesa del mondo e solo da pochi anni è stata superata da quelle di Pechino e Shanghai. I segni del tempo sono evidenti in alcune linee o stazioni, l’igiene è talvolta carente, nelle ore di punta i vagoni sono stracolmi nonostante la frequenza sia stata portata al massimo, e il bisogno di continui interventi di manutenzione (oltre alla mancanza di finanziamenti adeguati) pesa non poco sul costo del biglietto. La metropolitana di Londra ha il sistema tariffario più articolato e caro del mondo. Si viaggiò gratuitamente fino all’apertura, nel 1900, della Central Line, che per prima pretese il pagamento di due penny a corsa. Il sistema delle tariffe differenziate in base alla distanza entrò in vigore nel 1983, mentre le multe per i trasgressori sono state introdotte soltanto nel 1994. Il “tube”, anche se caro e affollato, resta il mezzo di trasporto preferito dai londinesi, il più sicuro e veloce (viaggia a una media di 33 km/h, con punte di 100 km/h): un compagno di vita quotidiana per milioni di persone. Il suo simbolo, noto anche come “la rondella”, è assurto a simbolo della città, alla stessa stregua delle cabine telefoniche rosse e dei tradizionali autobus a due piani.

Quasi la storia di un Paese
La metropolitana di Londra vanta, da sola, una storia da fare invidia a tutti gli altri sistemi di trasporto urbano, non senza risvolti macabri. Fin dal 1926, in molte fermate furono create delle nicchie sotto dei marciapiedi e a fianco dei binari, per consentire agli aspiranti suicidi di cambiare idea all’ultimo minuto e mettersi al riparo all’arrivo del treno. Malgrado tutto, ancora oggi una cinquantina di persone ogni anno scelgono di togliersi la vita nella metropolitana. Nel luglio 2005, quando gli estremisti islamici decisero di colpire un simbolo del Regno Unito, lo fecero con tre attentatori kamikaze in altrettante stazioni del metrò, provocando 40 morti e centinaia di feriti. Il record delle vittime nel “tube” risale però al 1943, quando 173 persone, tra cui 62 bambini, rimasero uccise nella ressa mentre cercavano di ripararsi da un imminente raid aereo tedesco nella stazione Bethnal Green. Fortunatamente, ci sono anche record meno tragici: quella di Londra fu la prima metropolitana in cui venne data dalla luce una bimba, nel 1924; durante la seconda guerra mondiale centinaia di migliaia di cittadini riuscirono a salvarsi nelle sue gallerie dai bombardamenti tedeschi. E, sempre negli anni della guerra, in alcune gallerie della Piccadilly Line furono messi al sicuro inestimabili tesori del British Museum, mentre altre ospitarono uffici governativi e della Difesa. Migliaia di film sono stati girati nella metropolitana londinese; l’autorizzazione a fare riprese costa 600 euro l’ora più IVA, ma è gratis se le troupe contano meno di 5 persone. Ogni mese, malgrado i prezzi, la compagnia London Underground Film Office riceve più di duecento richieste da parte dei registi. Nei tunnel, infine, si è creato un habitat particolare in cui hanno costruito i loro nidi molti esemplari di picchi, pipistrelli, sparvieri, tritoni e orbettini… e circa mezzo milione di topi!


La stazione più profonda è quella di Hampstead, posta 58 metri e mezzo sotto terra; la prima scala mobile entrò in servizio nel 1911 a Earl’s Court; la linea più lunga conta 60 fermate e la più breve appena due. Ma il record di cui il “tube” va sicuramente più fiero è quello del numero dei passeggeri trasportati, che vanta un trend in costante ascesa e nel 2007 ha superato il miliardo: più di tre milioni di utenti al giorno, ovvero più degli abitanti di una città come Roma che, ogni giorno, si riversano nelle viscere della metropoli britannica.