Il governo di Cipro, nel timore che le banche dell'isola possano perdere altri miliardi a causa del panico innescato dalla decisione dell'eurozona di tassare i depositi, ha deciso che domani prossimo gli istituti di credito resteranno chiusi per ''ferie''
La chiusura - come riferiscono vari siti web locali - potrebbe essere estesa anche a domani dopo che già oggi le banche resteranno chiuse in seguito alla festa religiosa del cosiddetto 'Lunedì pulito', l'equivalente ortodosso del 'Mercoledì delle Ceneri'. Il presidente cipriota, Nicos Anastasiades, ha dichiarato che sta cercando di modificare il prelievo forzoso sui conti correnti bancari per limitare gli effetti sui piccoli risparmiatori.
In un intervento alla tv nazionale Anastasiades ha tuttavia esortato i parlamentari ad approvare il piano di salvataggio oggi, sostenendo che è indispensabile per salvare il Paese dalla bancarotta. "Condivido completamente - ha spiegato il presidente cipriota - il sentimento spiacevole che ha provocato questa decisione difficile e onerosa". "Ecco perché - ha aggiunto - continuo a dare battaglia, in modo che le decisioni dell'eurozona siano modificate nelle prossime ore per limitare l'effetto sui piccoli risparmiatori". In cambio di 10 miliardi di euro di prestito di salvataggio dai partner dell'euro i creditori vogliono imporre una tassa una tantum del 6,75% su tutti i depositi inferiori ai 100.000 euro e del 9,9% oltre tale limite.
Del Parlamento cipriota, composto da 56 seggi, già in 25 hanno detto che non voteranno la misura che ha creato forte malcontento nel Paese. Dal prelievo forzoso dovrebbero arrivare 5,8 miliardi di euro che, sommati agli aiuti dall'eurozona, dovrebbero permettere a Cipro di evitare il default e puntellare le banche del Paese affondate dalla crisi del debito greca.
Anastassiadis ha detto ancora che "la soluzione che abbiamo trovato non è certo quello che volevo, ma è la meno dolorosa delle circostanze perché lascia nelle nostre mani la gestione dell'economia". Il presidente è stato eletto lo scorso primo marzo e aveva affermato in campagna elettorale che si sarebbe opposto a misure che avessero svalutato i depositi bancari.
Anastassiadis ha sottolineato che i piccoli risparmiatori saranno compensati con azioni bancarie. Inoltre, tutti quelli che accetteranno di tenere i soldi nelle banche cipriote per due anni, in caso di perdite, saranno compensati con titoli di Stato. Il presidente cipriota ha infine dichiarato che se non avesse accettato il prelievo forzoso deciso allo scorso Eurogruppo la Bce avrebbe smesso di fornire fondi di emergenza alle banche, portando al crollo del sistema bancario del Paese e al fallimento di migliaia di piccole imprese fino al default e all'uscita di Cipro dall'euro.