Ecco le scadenze istituzionali da qui all'elezione del nuovo presidente della Repubblica, dopo l'elezione dei presidenti delle Camere. La 'magic date' per l'inizio della formazione del governo è il 20 marzo: da allora sarà possibile avviare le consultazioni da parte del presidente Napolitano, il cui settennato scade il 15 maggio.
20 MARZO: I CAPIGRUPPO. Entro il 18 marzo i parlamentari devono dichiarare a che gruppo aderiscono. I gruppi sono convocati il 20 marzo per eleggere i rispettivi presidenti.
20 MARZO: VIA ALLE CONSULTAZIONI - Una volta eletti i presidenti dei due rami del Parlamento, e costituiti i gruppi parlamentari di Camera e Senato con i rispettivi capigruppo, ci saranno tutti gli 'interlocutori' del Capo dello Stato richiesti dalla Costituzione per le consultazioni che porteranno alla nomina del presidente del Consiglio. Consultazioni che, ha annunciato il presidente Napolitano, avranno inizio subito, lo stesso 20 marzo. Probabilmente il capo dello Stato tenterà di conferire un incarico prima di Pasqua, che cade il 31 marzo. Una cosa è certa: Napolitano è obbligato a fare di tutto per far nascere un nuovo governo e deve dare un incarico. Ma, visto che si trova nel 'semestre bianco', non potrà sciogliere le Camere, nemmeno nel caso di mancato accordo sul nuovo governo; una facoltà di cui potrà avvalersi soltanto il suo successore alla Presidenza della Repubblica.
15 APRILE: CONVOCAZIONE PARLAMENTO SEDUTA COMUNE. Per il 15 aprile dovrà arrivare la convocazione del Parlamento in seduta comune per eleggere al Quirinale il successore di Giorgio Napolitano, il cui mandato scadrà il 15 maggio. La seduta comune potrebbe essere convocata per i primi di maggio, in modo da consentire ai Consigli regionali di eleggere i grandi elettori che le rappresenteranno.