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L'8 marzo delle bambine

Terre des Hommes a New York alla 57esima sessione della Commissione Onu sulla condizione femminile

a cura di Gabriella Ramoni

“Violenza contro le giovani donne: una violazione dei diritti umani”: è la Ricerca presentata da Terre des Hommes a New York, alla 57esima sessione della Commissione Onu sulla condizione femminile.

“Sono ancora 603 milioni le donne che vivono in nazioni dove la violenza su donne e bambine non è considerato un crimine. Ora basta”: è l’appello lanciato nel presentare il Rapporto che mostra come nel mondo la mappa delle violenza su ragazze e bambine continui ad allargarsi e, anche in virtù di questo, come sia necessario ed urgente armonizzare tra tutti i Paesi le leggi per la prevenzione, lotta e criminalizzazione di queste violenze.

Le bambine, sottolinea l’organizzazione che da oltre 50 anni si occupa di protezione dei bambini nel mondo, “sono vittime silenziose e invisibili di violenza, abusi e traffico”. L’Oms stima che almeno 150 milioni di ragazze abbiano subito abusi sesuali, 88 milioni di bambine lavorano come schiave, 10 milioni sono costrette a sposarsi prima della maggiore età, 16 milioni di adolescenti partoriscono mettendo a rischio la propria vita. Vittime di violenza, matrimoni e gravidanze precoci, sottolinea tra l’altro Terre des Hommes, non hanno la possibilità di studiare, non possono determinare consapevolmente il proprio futuro, sono emarginate per sempre dal punto di vista sociale ed economico.

Dai dati che l’organizzazione ha raccolto nel corso della campagna InDifesa, in Italia nel 2012 sono aumentati i reati a sfondo sessuale che hanno avuto bambine come vittime. La campagna continua nelle scuole, affinchè” attraverso l’istruzione e la protezione, ogni futura donna possa difendersi dalla violenza e contribuire al benessere della sua famiglia e allo sviluppo della sua comunità e del mondo di cui è parte a pieno diritto”.