Cina, boom di divorzi per risparmiare su tasse


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Cina, finché il fisco non ci separi

Si cerca scampo alla nuova tassa sulla proprietà c

Finche' il fisco non ci separi. Sembra essere questa la nuova formula che sta dietro la crescente ondata di divorzi che si sta registrando in Cina. Divorziare per risparmiare sulle tasse e', infatti, l'ultima scorciatoia escogitata dalle coppie cinesi per evadere la nuova tassa sulla proprieta', fissata di recente dal governo per mettere un freno alle speculazioni immobiliari. Lo riferisce oggi lo Shanghai Daily News.

Il governo centrale, si legge su AgiChina24, ha emanato venerdi' le nuove regole sul mattone che includono un aumento del 20% della tassa sui profitti imposta ai proprietari che vendono un immobile. Sono esentati dall'imposta coloro che vendono la prima casa di cui sono pero' in possesso da almeno 5 anni. Un trucco permette alle coppie con due proprieta' che divorziano di intestare entrambe le case a nome di una sola persona e venderle senza pagare la tassa a certe condizioni. Ma niente paura: terminata la transazione, la coppia puo' sposarsi di nuovo.

La notizia si e' diffusa in fretta tra la popolazione, tanto che a Shanghai da lunedi' l'ufficio di registrazione matrimonio - lo stesso che si occupa anche delle separazioni - e' stato preso d'assalto da coppie intenzionate a sciogliere il vincolo matrimoniale. Ma attenzione - ammonisce He Zhangbiao dell'Ufficio per gli Affari Civili di Shangai - non tutti in realta' sono intenzionati a tornare sotto il tetto coniugale. "Molti uomini, soprattutto quelli che hanno gia' un'amante, potrebbero raggirare le loro mogli usando questa misura come pretesto e divorziare in modo definitivo".

Agli uffici di registrazione matrimoniale, scene simili si erano gia' viste tre anni fa quando nuove leggi che limitavano l'acquisto di una seconda casa procurarono un'altra ondata di separazioni.