di Paola Scaramozzino
(p.scaramozzino@rai.it)
Papa Benedetto XVI si è affacciato al Palazzo Pontificio di Castel Gandolfo alle 17.43 dopo aver sorvolato la Capitale in elicottero. Ultimi momenti prima di lasciare per sempre il papato. Nella piazza sottostante forse settemila i fedeli che da questa mattina lo attendevano per salutarlo.
Anziani, giovani, uomini, donne e bambini si sono trovati uno spazio nella piazza. Si sono seduti per terra o sulle scale della parrocchia mescolati ai tantissimi operatori delle televisioni di tutto il mondo che hanno trovato come pedana per le loro postazioni, delle semplici cassette di frutta. Anche i cittadini del borgo hanno offerto la loro solidarietà mettendo a disposizione le loro case, i loro bagni.” Gente buona” ha detto il Papa. Oggi ci si sentiva di appartenere a tutto il mondo e di essere partecipi di un fatto che entrerà per sempre nella storia. Canti, inni, preghiere per questo Papa che non è stato mai così amato come in questi giorni. Il suo discorso interrotto per tre volte dagli applausi e per questa uscita finale, il Papa finalmente sereno ha regalato sorrisi e braccia aperte pronte a benedire ancora una volta.
“Sono semplicemente un pellegrino che inizia l’ultimo pellegrinaggio su questa terra.” E ancora “Voglio continuare a lavorare per il bene della Chiesa” , ha detto con voce sicura. “Ringrazio per la vostra simpatia”, lo ha ripetuto due volte. E giù i pellegrini stretti nella piazza e lungo il corso, sventolano fazzoletti bianchi e bandire bianche e gialle. Tanta emozione e qualche lacrima. “Vi ringrazio per la vostra amicizia e per il vostro affetto”. Poi la benedizione. Il Papa saluta, volta le spalle e scompare. E’ finito il suo incarico. Poco importa che sarà ufficialmente alle 20. Lo abbiamo visto per l’ultima volta da Papa reggente. I messi raccolgono l’arazzo rosso con lo stemma pontificio, si chiudono i portoni del palazzo che si erano spalancati esattamente alle ore 17 in concomitanza con la partenza di Ratzinger dal Vaticano. Campane che suonavano a Roma e campane che hanno risuonato nella piazza. Poi l’atterraggio, il percorso nei bellissimi giardini di Castelgandolfo, l’arrivo e l’uscita pubblica.
I fedeli ci mettono quasi un’ora a lasciare la piazza, l’ingorgo non è solo sull’Appia completamente bloccata, ma anche nelle strade. Una fiumana di gente sta lasciando il borgo. I riflettori si spengono, si smobilitano le postazioni. C’è un’atmosfera serena ed emozionata e di grande rispetto per l’Emerito Pontefice che ha voluto lasciare il pontificato mostrando grande coraggio. Un gesto che lo ha sicuramente avvicinato alla gente. Intervistando molti fedeli di Castelgandolfo, dalla fornaia Ilaria al giornalaio Paolo, al signor Angelo, ce ne andiamo con la consapevolezza che per gli abitanti di Castegandolfo, il Pontefice rimarrà il loro Papa per sempre. Ad avvalorare questa ipotesi, la targa sulla piazza che recita: ”Qui trovo tutto, vedo i monti, vedo il mare, vedo il lago e gente buona. Vi benedico” firmato Benedetto XVI.