Diario Vaticano


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Castelgandolfo,parlano il sindaco e il parroco

Milvia Marchesi: il Papa ci ha fatto un grande dono. Don Diletti: pregheremo fino a che il Papa non si affaccerà alla finestra p

di Paola Scaramozzino
(p.scaramozzino@rai.it)

Castelgandolfo preso d’assalto dall’alba di questa mattina dalle decine di troupe televisive di tutto il mondo. Il piccolo borgo è in festa nell’attesa dell’evento di questo pomeriggio quando alle 17.30 arriverà Benedetto XVI.

Milvia Monachesi, una bella signora vestita di verde, è il sindaco di Castelgandolfo. Si aggira richiestissima da tutti le televisioni per la piazza del borgo. Disponibile e sorridente forse non avrebbe mai pensato che il suo Comune, oggi, sarebbe stato al centro dell’interesse del mondo intero. Dal balcone del Palazzo Pontificio, Benedetto XVI darà l’addio al mondo come Papa.

Signor Sindaco, come si sta preparando il Comune a questo evento?
“Come potete vedere. C’è un gran fermento e un grande entusiasmo e soprattutto un enorme senso di riconoscenza per questo Papa che ha fatto un gesto unico . Ha dato un esempio al mondo delle Istituzioni e della politica. Ha mostrato che ci si deve interrogare sul bene comune e Sua Santità ha deciso di dimettersi per il bene della Chiesa”.

Pensa di incontrarlo?
“Non credo, penso che si raccoglierà nel silenzio e nella preghiera come ha detto più volte. Se potessi vederlo ne sarei felice perché vorrei restituirgli il bene che ha dato a noi tutti. Mi ha fatto cambiare l’immagine che avevo del popolo tedesco che si pensa un po’ freddo. Non è così. Sua Santità per noi di Castelgandolfo rimarrà sempre il nostro Papa”.

Quanti persone vi aspettate che arrivino nel pomeriggio?
“Ci dicono 10mila e qui proprio non entreranno tutte. Abbiamo fatto un ipotesi per al massimo cinquemila che si collocheranno nella piazza qui di fronte al Palazzo Pontificio, lungo il Corso e le vie laterali. Poi l’accesso sarà vietato anche per problemi di ordine pubblico e di sicurezza. Già adesso la piazza è quasi totalmente occupata dai giornlisti di tutto il mondo e dalle troupe televisive”.

Cosa ha pensato quando il Papa ha dato la notizia di voler lasciare?
“Un grande dolore, veramente sono rimasta malissimo. Oggi invece dico che ci ha fatto un grande dono”.

A fare gli onori di casa ai giornalisti c'è anche Don Pietro Diletti, il parroco di San Tommaso di Villanova che ha organizzato l’accoglienza al Pontefice.

“Sono un po’ in ansia per questo pomeriggio – ci confessa il parroco- anche se ci siamo organizzati . Arriveranno i fedeli della congregazioni di qui e di Albano. Alle 17, quando l’elicottero lascerà il Vaticano, suoneranno le campane e inizieremo il Rosario. Preghiere e letture fino a quando il Papa alle 17.30 dovrebbe affacciarsi per salutarci”.

Pensa d'incontrarlo nella sua residenza che sarà presumibilmente di due mesi qui nel Palazzo Pontificio?
“Mi auguro e mi piacerebbe tanto ma non credo che sarà così perché come ha detto Sua Santità “starà più vicino a noi ma nella preghiera”.

Cosa pensa la gente di Castelgandolfo?
“La gente, ma parlo anche di non cattolici, lo sente vicino e lo ama come mai prima. La sua decisione ci ha all’inizio addolorato ma poi abbiamo capito. E’ stato un atto di amore e di governo per la Chiesa. Ci siamo sentiti smarriti ma adesso siamo vicini a Lui che con questa sua decisione ha tirato fuori tutta la sua umanità. E poi ha parlato molto bene della nostra comunità, ha detto che siamo gente buona e noi lo accogliamo con amore”.

Come pensa che sarà il prossimo Pontefice?
“Come ha detto Benedetto XVI dovrà avere “Vigore fisico e vigore spirituale” perché è tutto cambiato e deve essere all’altezza di affrontare una crisi che è anche mondiale.” E mentre il parroco viene rapito da altri colleghi, la piazza brulica di carabinieri, polizia municipale, volontari e addetti del Comune che stanno collocando palloncini argentati sul palazzo del Municipio con scritto “Grazie, Benedetto siamo tutti con te”.