Nel 2011 il 27% dei giovani e dei bambini con un'età inferiore ai 18 anni sono stati a rischio di povertà e di esclusione sociale. Sono i dati resi noti da Eurostat. L'Italia supera la media Ue col 32,3%.
Bambini e giovani minorenni sono più a rischio povertà ed esclusione sociale che le altre categorie, per cui i dati sono comunque preoccupanti: nel 2011 erano in questa situazione circa un quarto degli adulti (24%) e il 21% degli anziani (over 65). E a essere ancora più a rischio sono quei minorenni i cui genitori hanno un basso titolo di studio: in questa categoria quelli a rischio povertà sono la metà (Italia 46,3%), contro il 22% di chi è figlio di genitori diplomati (Italia 22,6%) e il 7% di chi è figlio di laureati (Italia 7,5%).
Problematica anche la situazione per i figli degli immigrati (dove almeno uno dei due genitori non è originario del paese di residenza), dove uno su tre (32%) è esposto a condizioni economiche difficili. I paesi in cui la situazione di bimbi e ragazzi minorenni è più dura sono Bulgaria (52% a rischio povertà), Romania (49%), Lettonia (44%), Ungheria (40%), Irlanda (38%) e Lituania (33,4%), seguita subito dopo dall'Italia. I paesi in cui la situazione degli under 18 è la migliore sono Svezia, Danimarca e Finlandia (rischio povertà al 16%), poi Slovenia (17%), Olanda (18%) e Austria (19%).