Come in un grande archivio


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Nelle nevi del Polo Sud le 'tag' del Nino

Conservano la firma degli eventi meteorologici globali n

Identificate nelle nevi del Polo Sud le 'tag' per trovare memoria del Nino: come in un grande archivio, le nevi antartiche conservano infatti la firma degli eventi meteorologici globali e un gruppo di ricercatori coordinato dall'universita' della California di San Diego ne ha identificato gli indicatori in alcune molecole di solfato. Lo studio pubblicato sulla rivista dell'Accademia delle Scienze degli Stati Uniti (Pnas) apre la possibilita' di ricostruire il passato climatico con grande precisione.

Le nevi e i ghiacci accumulati ai poli rappresentano un prezioso archivio del clima delle ultime migliaia di anni. Analizzando la tipologia dei cristalli di ghiaccio oppure la concentrazione di molecole, diverse dall'acqua, presenti al loro interno i ricercatori possono infatti ricostruire le condizioni climatiche del passato. Grazie a una nuova tecnica, i ricercatori californiani sono ora riusciti a identificare i marcatori molecolari in grado di testimoniare il ciclico evento noto con il nome el Nino. Chiamato tecnicamente Enso (el nino southern oscillation), el Nino e' un fenomeno climatico che si verifica nel Pacifico. Provocato dal surriscaldamento periodico delle acque della costa del Sud America porta a cambiamenti climatici su larga scala, come ad esempio violenti uragani in Australia e siccita' in Africa. Analizzando 'carote' di neve antartica i ricercatori hanno identificato una relazione tra gli anni in cui si e' registrato el Nino e le molecole di solfato imprigionate nei cristalli. La scoperta permettera' ora di migliorare la 'lettura' impressa nei ghiacci del passato climatico terrestre.