Gli alieni sono gia' tra noi anche se non ce ne siamo accorti. L'invasione e' tutta in Europa che ha visto, in questi ultimi anni, l'arrivo e l'insediamento di piu' di 10.000 specie animali provenienti dal Nord America, dall'Asia e dall'Africa. Di questi almeno 1500 sono sicuramente dannosi, come rivela un rapporto dell'Agenzia europea per l'Ambiente presentato nei giorni scorsi, e rappresentano una vera minaccia per la salute e per l'ambiente. Anche il costo non e' indifferente: secondo l'Agenzia i Paesi Ue spendono ogni anno per fronteggiare le conseguenze della loro presenza fino a 12 miliardi di euro.
Tra le specie piu' 'invasive' l'asiatica zanzara Tigre, il giacinto d'acqua che dal Rio delle Amazzoni e' arrivato fino ai nostri laghi e fiumi e il parrocchetto, un pappagallo originario dell'Africa e che sembra abbia trovato qui da noi il suo habitat ideale. Il problema non e' recente, secondo l'Agenzia, l'invasione, strisciante e subdola, e' iniziata 100 anni fa, con il progresso e l'intensificazione dei viaggi intercontinentali. Tra le infestanti d'importazione spicca l'ambrosia comune, un'infestante originaria del Nord America il cui polline e' fortemente allergenico e che puo' essere fattore di aggravemento per quei soggetti che gia' soffrono d'allergie.
La zanzara Tigre puo' trasmettere il virus della febbre Dengue, una malattia tropicale che nel mondo fa registrare ogni anno oltre 500 mila casi e circa 24 mila decessi. Sempre collegato alla presenza della Zanzara Tigre e' il virus Chikungunya, trasmesso attraverso la puntura. Alcuni casi di Chikungunya vennero accertati nell'agosto del 2007 in alcune localita' dell'Emilia-Romagna, in particolare nella provincia di Ravenna.
L'invasione delle specie 'aliene' non e' pero' solo dei nostri tempi. Ne parla gia' infatti Plinio il Vecchio che nel 77dC scrisse che l'esercito romano era stato sbarcato nelle Baleari per cercare di arginare l'iper proliferazione di conigli portati sulle isole dalla terraferma. Qualche anno prima ci aveva provato anche l'imperatore Augusto che aveva fatto sbarcare sulle isole centinaia di furetti.
Molte specie invasive sono state introdotte deliberatamente e poi si sono diffuse nell'ambiente perche' lasciate libere o fuggite. Tra queste i parrocchetti, appunto, che hanno invaso ville e boschi italiani, gli scoiattoli americani, piu' aggressivi, che stanno scacciando la piu' mite specie europea, le nutrie, un grosso roditore che scava gallerie negli argini dei fiumi e che nel nostro Paese ha provocato danni per milioni di euro, e le 'cozze zebra', originarie del Mar Nero e arrivate nel 'Mare Nostrum' attaccate sotto la chiglia dei cargo.
Le cozze una volta scelta la superficie a cui attaccarsi, possono arrivare fino alla densita' di 700 mila individui per metro quadro. Tra le piante una menzione speciale va al 'poligono' del Giappone, un rampicante che cresce fino a 30 centimetri al giorno e che soffoca le altre piante.