di Rita Piccolini
(r.piccolini@rai.it)
Dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza giungono conferme che confortano in un momento economico complicato come quello attuale:il valore del brand delle sfilate di moda milanesi si stima ammonti a più di 150 miliardi di euro. Le esportazioni registrano un incremento. Il territorio di Milano esporta prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori per un valore di oltre 4 miliardi di euro nei primi 9 mesi del 2012, dato che continua a crescere e che registra una variazione positiva del +10,6% rispetto allo stesso trimestre del 2012.
Nonostante la necessità di rinnovamento invocato da più stilisti, il desiderio di rilanciare e fare in modo che Milano si confermi come una delle capitali più prestigiose della moda a livello internazionale, la validità delle proposte trova riscontro nei numeri e questo induce a un cauto ottimismo nonostante tutto.
Quindi torniamo a parlare delle creazioni. Giocano con l’eterno, elegantissimo, sempre efficace, contrasto del bianco e nero molte collezioni per il prossimo autunno inverno. Così Gabriele Colangelo, che presenta modelli raffinati, molto femminili e sobri, che partono dal bianco per arrivare al nero attraverso la gamma dei grigi. Così anche Donatella Versace, che non rinuncia a una femminilità estrema ed esibita, proponendo body attillati e gambe in bella vista per l’intera lunghezza sotto maxicappotti. E a dominare sono il total white, o il total black. Ma si può naturalmente giocare a mischiarli e l’effetto optical è assicurato. Accanto alla femme fatale compare anche l’immagine più sbarazzina della ragazza che gioca con le gonne scozzesi, anch’esse in bianco e nero e rese sexy da lunghi spacchi simmetrici . Poi a sorpresa il giallo gioioso. Un tocco di allegria e di glamour abbinato al bianco e nero. Giallo ricamato sulle giacche o usato per i dettagli importanti, come la stola di volpe sull’abito scollato. E il rosso acceso a suggerire passione e entusiasmo. Tutto bianco o tutto nero per gli abiti da sera da sirena, con generose scollature e spacchi vertiginosi così cari alla stilista.
E anche da Moschino il kilt in varie forme e dimensioni e nei tessuti e colori delle highlands inglesi: il rosso, il verde bosco, il blu. Con la consueta ironia lo stilista pesca dalla tradizione e crea nuove proposte arricchendole di tanto colore e di humour. Da Sportmax ancora tanta pelliccia:soprattutto visone lavorato a piccoli quadri per la realizzazione di un cappotto a uovo con collo nero a contrasto. Stessa lavorazione per giacche e giubbotti da indossare su morbidi pantaloni. Poi gonne a pieghe azzurre e nere con maxi pull in tinta, tailleur celesti, abiti neri o senape, bei cappotti in viola accoppiati al grigio e al nero. Fantasie dai colori sofisticati ma sempre abbinati al nero e tagli geometrici anche per Etro, che usa molto anche il pellame ma non le pellicce. Orli alla caviglia per una donna chic da Roccobarocco, che propone anche belle gonne plissettate, tailleur pantalone, completi da donna manager in gessato. Colori: ovviamente il nero e tanto grigio con qualche nota di azzurro, di verde, di rosso. Sotto le giacche, per lo più attillate, ovviamente camicie ricamate e ultra trasparenti per un effetto di sensuale femminilità. E ancora Krizia, che rivisita i grandi classici e si ispira agli anni ’80, con chiodi, pantaloni a vita alta come una seconda pelle, total black. In contrasto le signorine bon ton di Luisa Beccaria e le sofisticate silhouette anni ’50 di Antonio Marras. Come non citare la spettacolare collezione dei gemelli Dean e Dan per Dsquared2, ambientata in un night club degli anni ’40 con tanto di orchestra, militari in congedo e avventori dall’aria equivoca che si può sintetizzare così: dettagli maschili su abiti femminili, soprattutto cappelli in tutte le fogge, e viceversa. E poi il trionfo del rosa per Blumarine: rosa confetto, rosa, cipria, rosa salmone, un trionfo di colori pastello per una collezione forte decisa, tutt’ altro che stucchevole.
Mentre le proposte degli stilisti si rincorrono e si accavallano in un turbinio di colori e di spunti creativi, parte anche la terza edizione di “The Vogue Talents Corner”. Ci si aspetta piacevoli sorprese dal progetto ideato per lanciare i nuovi talenti della moda durante la fashion week milanese. La freschezza della creatività giovanile non può che essere una risorsa in un settore che ha bisogno di firme nuove che continuino a tenere alta l’attenzione sul nostro pret à porter. Fino al prossimo 25 febbraio sono in mostra a Palazzo Morando le creazioni di nuovi undici designer selezionati da tutto il mondo. Giovani stilisti che hanno già nel loro curriculum collaborazioni con importanti maison. Gli brand italiani sono tre_VS2R, del pugliese Vincenzo Somarelli; specializzato nelle scarpe dalla forme geometriche; il siciliano Daniele Carlotta, con i suoi abiti che si ispirano al “Dracula” di francis Ford Coppola; l’F unisex (che sta per Licia e Francio) che creano un modello di “brogue” da portare senza lacci per lei e per lui.
Nelle foto dall'alto: tre modelli di Donatella Versace, poi Moschino e Antonio Marras