di Juana San Emeterio
ANNA KARENINA
Di Joe Wright, Gran Bretagna, Drammatico, (Universal Pictures)
Sceneggiatura: Tom Stoppard
Keira Knightley, Kelly Macdonald, Jude Law, Matthew Macfadyen, Aaron Johnson, Emily Watson, Olivia Williams, Holliday Grainger, Domhnall Gleeson, Ruth Wilson, Alicia Vikander, Michelle Dockery
Anna Karenina è l’amore e la vita. L’amore totalizzante, quello che prende l’anima e la può distruggere. Un’eroina perfetta per il cinema.
Siamo nel 1874. San Pietroburgo è la città più alla moda della Russia dell’epoca. La bella, Anna Karenina (Keira Knightley) ha quello che tutti i suoi contemporanei aspirerebbero ad avere: una posizione sociale invidiabile, è la moglie di Karenin (Jude Law), un ufficiale governativo di alto rango ed ha un figlio adorabile. Un giorno però prende un treno per andare a Mosca dal fratello dongiovanni Oblonsky (Mattehew Macfadyen) che le chiede di raggiungerlo per aiutarlo a salvare il suo matrimonio con Dolly (Kelly Macdonald). Un viaggio fatale. Sul treno Anna conosce la Contessa Vronsky (Olivia Williams) e, arrivati alla stazione, suo figlio, l'ufficiale di cavalleria Vronsky (Aaron Taylor-Johnson). Quando Anna viene presentata a Vronsky, scoppia immediatamente una scintilla di reciproca attrazione che non può essere ignorata, e non lo sarà. Sullo sfondo ci sono la società russa di fine Ottocento con l’aristocrazia e l’alta borghesia di Mosca e San Pietroburgo e il mondo agricolo dei grandi proprietari terrieri.
Anna Karenina, l’eroina struggente del capolavoro di Lev Tolstoj, ha avuto una ventina di adattamenti fra cinema e televisione, fra cui quello indimenticabili di Clarence Brown con Greta Garbo e di Julien Duvivier con Vivien Leigh. Fino ad arrivare a quest’ultima sontuosa rilettura per il grande schermo del regista Joe Wright (“Orgoglio e Pregiudizio” e “Espiazione”) scritta dallo sceneggiatore ‘shakespeariano’ Tom Stoppard. Una versione ambientata in una sorta di palcoscenico affascinante che alterna le scene dal teatro alla vita con grande leggerezza, musica e armonia. Non a caso il film è candidato all’Oscar per le scenografie, i costumi, le luci e le musiche. Quasi un’operetta dove si muovono i personaggi come perfette marionette, mentre diventano assoluti protagonisti i sentimenti. Quell’amore e passione inarrestabile che ci ha fatto tanto ammirare e commuovere di fronte questa eroina romantica che si abbandona al suo destino senza ascoltare la ragione. Dopo tutto come dice Vronsky: "Non si chiede il perché quando si parla di amore...". Da vedere.