Il racconto dei testimoni


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Pistorius, urla prima degli spari

Investigatore: testosterone e siringhe in camera letto pistorius_tribunale_296

Almeno un testimone, o forse due, di cui non sono comunque state divulgate le generalita', udi' forti e ripetuti rumori nella casa di Oscar Pistorius a Pretoria, poco prima che vi fosse trovata esanime la fidanzata del campione paralimpico, la 29enne modella sudafricana Reeva Steenkamp: lo hanno riferito in aula il procuratore Gerrie Nel, rappresentante della pubblica accusa, e Hilton Botha, l'ufficiale di polizia che coordina le indagini sulla morte della donna, in relazione alla quale Pistorius e' stato incriminato per omicidio premeditato. Nel ha dapprima esposto la deposizione di un individuo che nell'abitazione della coppia avrebbe "sentito un vociare", urla che "suonavano come se fosse una lite incessante", e che andarono avanti "dalle 2 alle 3 del mattino".

Botha a sua volta ha aggiunto: "Abbiamo il racconto di una persona che afferma di aver sentito spari", dopodiche' "ando' sul terrazzo e vide che la luce era accesa" nella villa vicina, malgrado l'ora tarda. "Poi senti' grida femminili due o tre volte, e quindi ulteriori spari". L'investigatore ha altresi' precisato come la vittima sia stata raggiunta da tre dei quattro proiettili che Pistorius ha ammesso di aver esploso, credendo a suo dire che qualcuno fosse penetrato di nascosto all'interno: una pallottola la colpi' alla testa, un'altra a un gomito e la terza all'anca. Mentre Botha parlava, Pistorius e' di nuovo scoppiato a piangere, come aveva gia' fatto ieri e ancor prima la settimana scorsa, quando gli fu notificata l'incriminazione.

Il poliziotto ha spiegato che i proiettili hanno attraversato la porta del bagno: dentro c'era Reeva, asserragliata. E' uno stanzino adiacente al bagno della camera da letto in cui la coppia, a detta dell'atleta, era andata a dormire. L'angolazione dalla quale furono sparati, ha tuttavia spiegato, indica che chi apri' il fuoco punto' specificamente a colpire una persona che si trovava "sul water, proprio sulla base". In sintesi, Pistorius avrebbe mirato, con l'intento non di centrare semplicemente la porta, ma "direttamente" appunto al water. "Se uno ci va dritto davanti e spara contro la porta, il water lo mancherebbe", ha sottolineato. E' un elemento che potrebbe risultare decisivo per provare l'intenzionalita' sostenuta dall'accusa, e che rende sempre piu' un miraggio la liberta' provvisoria dietro cauzione richiesta dalla difesa, e per la quale e' in corso l'apposita udienza. Quest'ultima dovrebbe concludersi per la fine della settimana con la decisione del giudice Desmond Nair, il quale ha gia' osservato che almeno una certa pianificazione dell'omicidio non puo' essere esclusa.

Aghi e testosterone nella villa, 'rimedi fitoterapici'
La polizia che setacciava la villa dell'atleta sudafricano, Oscar Pistoriousi, ha trovato testosterone, aghi e siringhe nella sua camera da letto. Lo ha detto Hilton Botha, il primo detective e entrare nella villa alle porte di Pretoria dopo l'uccisione di Reeva Steenkamp, la fidanzata dell'atleta. Il testosterone e' nell'elenco delle sostanze vietate dal Comitato olimpico internazionale. Ma l'accusa di possedere sostanze vietate e' stata contestata dall'avvocato della difesa, Barry Roux, secondo il quale invece si trattava di "un rimedio fitoterapico che Pistorius puo' usare e che ha sempre usato".

Craig Spence, portavoce del Comitato paralimpico internazionale, ha spiegato che Pistorius fu testato in due occasioni alla kermesse di Londra 2012 e in entrambe le occasioni risulto' negativo (alle Paralimpiadi non venne testati ogni vincitore di medaglia perche' -dissero gli organizzatori -sarebbe stato impossibile). Alle Olimpiadi di Londra invece Pistorius non venne sottoposto a nessun test anti-doping.