Il 2012 è stato l'anno nero delle costruzioni: nell'anno - rileva l'Istat - si è registrato un calo del 14% della produzione rispetto al 2011, peggiore anche della diminuzione 2009 (-11,4%). Si tratta, spiegano - del dato peggiore dall'inizio delle serie storiche (1995) e tiene conto sia della produzione di nuovi fabbricati sia della manutenzione.
Raggiungono 39 miliardi i fondi disponibili per gli investimenti in edilizia, ma mai spesi per vincoli del patto di stabilità o ritardi dopo gli stanziamenti del Cipe. Lo denuncia l'Ance all'incontro con il leader di Lista civica, Mario Monti. Lo sbocco di queste risorse potrebbe creare oltre 660.000 posti di lavoro e una ricaduta di 130 miliardi.
Il patto di stabilità, secondo i dati dei costruttori, blocca nelle casse di Comuni e Province 13,3 miliardi. Di questi 4,7 miliardi sono pagamenti di lavori già eseguiti e 8,6 miliardi per nuovi lavori da avviare. Altri circa 30 miliardi sono fondi stanziati dal Cipe negli ultimi quattro anni, ma le gare non sono mai state bandite o sottoscritti i contratti con le imprese. "Si tratta di risorse per interventi urgenti e utili al Paese", afferma l'Ance in una nota spiegando che, tra i fondi mai spesi, ci sono 16 miliardi per le infrastrutture di trasporto, 2 miliardi per la messa in sicurezza delle scuole, 2 miliardi per il rischio idrogeologico.