9 milioni in difficoltà

Abi: giù i prestiti a imprese e famiglie g

Nel 2012 le persone in difficoltà per quanto riguarda il lavoro, secondo la Cgil, erano 9 milioni. Il sindacato calcola che in questa "area di difficolta", ci siano disoccupati, scoraggiati (coloro che non cercano occupazione pensando di non trovarla), cassaintegrati e lavoratori precari.

CAMUSSO, IN ITALIA CONDIZIONE DI MISERIA, NON POVERTA' - "In gran parte del nostro Paese si vive in una condizione di miseria e non di povertà, di rassegnazione ed impossibilità di cambiamento". Lo ha detto a Crotone la segretaria della Cgil, Susanna Camusso. "In questi anni di crisi infinita - ha aggiunto - c'é stata l'interruzione della relazione tra lavoro e dignità. La parola dignità al fianco del lavoro è stata una conquista che è venuta insieme alla libertà del nostro Paese ed era legata al fatto che il tema non era semplicemente non essere più poveri".

ABI, CALO RECORD PRESTITI FAMIGLIE E IMPRESE, -3,3% - Calo record, a gennaio, dei prestiti bancari alle famiglie e alle imprese che sono scesi del 3,3% a 1.467 miliardi di euro contro il -2,5% di dicembre. E' quanto informa l'Abi nel rapporto mensile secondo cui il dato risente del ribasso del Pil. A fine 2012 i finanziamenti per i mutui immobiliari sono scesi dello 0,6%.

SOFFERENZE SALGONO A 125 MLD MA NO ALLARME - Continua a crescere la rischiosità dei prestiti bancari a seguito della crisi in atto ma, come spiega il responsabile centro studi Abi Gianfranco Torriero, si tratta di "un aumento fisiologico", da monitorare ma che non desta allarme e che "può essere gestito". Secondo il rapporto dell'associazione le sofferenze nette hanno toccato a fine 2012 quota 64,3 miliardi, le lorde 125 miliardi. In lieve aumento è il rapporto sofferenze nette su impieghi totali, pari a 3,3% a fine 2012 (3,2% a novembre 2012; 2,7% a fine 2011).

LIEVE AUMENTO TASSI SU MUTUI, 3,75% A GENNAIO - Lieve salita dei tassi applicati sui nuovi mutui a gennaio. Secondo il rapporto mensile dell'Abi sono cresciuti dal 3,7 al 3,75%. In generale, nota l'associazione, "i tassi di interesse sui prestiti sono in assestamento e sempre su livelli contenuti: il tasso sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è salito al 3,71% (dal 3,59% ). Il tasso sulle consistenze è invece risultato pari al 3,78% (lo stesso valore del mese precedente)". Sulla raccolta il tasso è pari al 2,07% con un differenziale stabile a 1,7%.