Barack Obama ha aperto il suo discorso sullo Stato dell'Unione citando le parole usate, 51 anni prima, da John F. Kennedy nella stessa occasione. "La costituzione ci vuole non rivali per il Paese ma alleati per il progresso e oggi c'è molto progresso da riportare - ha esordito il presidente - lo Stato dell'Unione è più forte". Invitando al compromesso, Obama ha sottolineato come gli americani "non si aspettino che il governo risolva tutti i problemi o che il Congresso si trovi in accordo su tutto ma voglio che il Paese venga messo prima degli interessi di parte. L'America - ha concluso va avanti solo quando lavoriamo insieme".
Ha reclamato azioni a favore della classe media, della pace, dell'immigrazione, del clima, del controllo sulle armi e ha annunciato la volontà di dimezzare le truppe in Afghanistan entro il 2014. "Non è un governo più imponente quello di cui abbiamo bisogno - ha precisato Obama, giocando d'anticipo rispetto alle critiche dell'opposizione repubblicana - ma di un governo più intelligente in grado di fissare le priorità e investire su una crescita diffusa". Da qui l'impegno a completare "l'opera non finita nella ricostruzione del principio fondamentale di questa nazione - ha detto - e cioè l'idea che lavorando sodo e facendo fronte alle proprie responsabilità, si può andare avanti, indipendentemente da chi si è, da dove si viene e da chi si ama".
Occorre una nuova legge sulle armi: è un atto di dovere nei confronti di tutte le vittime. E' stato questo l'appello finale di Barack Obama nel suo discorso sullo Stato dell'Unione al quale hanno assistito anche sopravvissuti e parenti delle vittime di aggressioni armate. "I bimbi di Newtown meritano un voto, la ragazza di Chigago merita un voto, le vittime di Aurora meritano un voto, Gabrielle Giffords merita un voto", ha affermato Obama ricordando in particolare Hadiya, la giovane che aveva cantato per lui e che è stata assassinata una settimana dopo a Chicago, a pochi passi dall'abitazione del presidente.
Ecco in cifre alcune delle priorità che il presidente americano Barack Obama ha indicato per i prossimi quattro anni nel discorso sullo Stato dell'Unione.
- DEFICIT. Ridurlo di altri 2,5 trilioni di dollari (2.500 miliardi) attraverso un piano equilibrato di tagli alla spesa e aumento delle tasse, mantenendo l'obiettivo di una riduzione complessiva di 4.000 miliardi in dieci anni.
- INFRASTRUTTURE. Si' a un programma imponente di recupero per finanziare con 40 miliardi interventi su 70.0000 ponti e altre opere pubbliche. - SALARIO MINIMO. Aumentarlo a 9 dollari l'ora dagli attuali 7,25 dollari.
- RICERCA. Una tantum di un miliardo di dollari di investimenti per creare una rete di 15 istituti per l'innovazione nel settore industriale.
- SGRAVI FISCALI. Stop a quelli per le imprese che delocalizzano all'estero i posti di lavoro e per le grandi società del settore energetico.
- MUTUI. Risparmi per 3.000 dollari l'anno per le famiglie 'responsabili' che hanno sempre pagato e che devono rifinanziarli.
- CLIMA. Raddoppiare la produzione di energia eolica e solare
- AFGHANISTAN. 34.000 militari a casa a inizio 2014 e fine della guerra entro la fine del prossimo anno.