Sanremo 2013


Stampa

Un Festival d’autore

La rivoluzione di Fazio, soprattutto la musica 1_296_sanr

di Sandro Calice
(s.calice@rai.it)

Sarà il Sanremo degli autori, dietro e fuori dalle quinte. La cifra del 63° Festival della canzone italiana, dal 12 al 16 febbraio, sarà probabilmente questa. Autori come la squadra della direzione artistica, che oltre al conduttore Fabio Fazio, comprende tra gli altri Pietro Galeotti, Francesco Piccolo e Michele Serra. O come il direttore musicale, quel Mauro Pagani - rispettatissimo dagli addetti ai lavori – un tempo PFM, oggi compositore, arrangiatore e producer. Ma soprattutto gli autori delle canzoni, la vera “rivoluzione” di questo Festival.

Nella formula di Fazio, infatti, che sul palco sarà affiancato da Luciana Littizzetto, i 14 Campioni presenteranno due canzoni a testa, e saranno le canzoni, non i cantanti, ad essere eliminati: formula che forse potrebbe convincere in futuro anche i big della nostra canzone a tornare a Sanremo. E sono tutte canzoni che in qualche modo rappresentano (senza aver la presunzione di esaurirla) l’attuale scena musicale italiana: da Elio e le Storie Tese a Marta sui Tubi, dagli Almanegretta a Malika Ayane, da Silvestri a Gazzè, da Gualazzi a Cristicchi. Con delle quasi ovvie concessioni ai talent show, ma pur sempre con canzoni scritte, per esempio, da Gianna Nannini e Pacifico per Marco Mengoni, da Francesco Bianconi dei Baustelle per Chiara Galiazzo, per non dire di Gragnaniello e Avion Travel per Maria Nazionale o di Sangiorgi dei Negramaro per Malika o infine del brano inedito di Luttazzi presentato da Molinari e Cincotti. Occhio, però, anche ai brani degli otto Giovani, che qualche sorpresa potrebbero riservarla.

Sanremo 2013, però, sarà sicuramente anche altre due cose: il Festival della par condicio, terreno minato sul quale vedremo quanto in punta di piedi si muoveranno ospiti e cantanti, con le conferenze stampa di Monti, Bersani e Berlusconi a fare concorrenza su Rai2, e il Festival social, che sarà vissuto/commentato sui social network (Twitter su tutti) probabilmente quanto nessun altro evento televisivo fino ad oggi.

Le cinque serate in diretta su Rai1 saranno pienissime. Ogni puntata sarà aperta da un’introduzione di Presta e Dose del Ruggito del coniglio, su una scenografia completamente rinnovata e creata da Francesca Montinaro, prima scenografa donna nella storia di Sanremo. Nelle prime tre serate si esibiranno i Campioni con entrambe le canzoni (una sola delle quali andrà in finale) e i Giovani, 4 dei quali verranno eliminati. Venerdì sarà la serata di Sanremo Story, un omaggio alle canzoni immortali del Festival, sabato la finale. Nel mezzo anche momenti di amarcord con Toto Cutugno, Ricchi e Poveri e Al Bano.

Lunga la lista degli ospiti, tra gli altri Roberto Baggio, i direttori d'orchestra Daniel Barenboim e Daniel Harding, Andrea Bocelli, Carla Bruni, Caetano Veloso, il ballerino Lutz Forster e il cantante israeliano Asaf Avidan, Beppe Fiorello, Neri Marcorè, Claudio Bisio e le modelle Bar Refaeli e Bianca Balti. Altra novità di quest’anno, inoltre, i “Proclamatori”, personaggi famosi con il compito di premiare i vari vincitori. Si comincia nella prima serata con Marco Alemanno, il compagno di Lucio Dalla al quale verrà dedicato un tributo nella prima serata. Poi, fra gli altri, la tennista Flavia Pennetta, Benedetta e Cristina Parodi, Filippa Lagerback, Paola Damico, Vincenzo Montella, il pallanuotista Stefano Tempesti e la campionessa olimpica di tiro a volo Jessica Rossi.

Le premesse, sulla carta, sono ottime. Una sensazione confermata anche dal direttore di RaiUno, Giancarlo Leone, quando dice: ”RaiUno ha bisogno di una scossa, di un cambiamento. Ricordo che la Rete ha un'età media di 60,4 anni. Credo che la rete abbia bisogno di innesti e quale modo migliore per farlo se non sul programma simbolo di RaiUno, il festival di Sanremo".