Bilancio Ue, le parole chiave del vertice
Dizionario per capire la partita di Bruxelles
La partita del bilancio Ue 2014-2020 si gioca anche sul tavolo del lessico, ostico persino per gli addetti ai lavori. Ecco una guida per orientarsi:
- MFF: 'Multiannual Financial Framework', è il quadro finanziario di cui l'Ue si dota ogni 7 anni per programmare gli investimenti (gli 'impegni') in tutte le aree di sua competenza (dall'Erasmus alla Politica agricola comune e ai fondi di coesione) e le relative spese (i 'pagamenti').
- FUORI MFF: non rientrano propriamente parlando nel Mff perche' legati a eventi imprevedibili o finanziati attraverso meccanismi differenti, ma fanno ugualmente parte del 'pacchetto' dei negoziati sul bilancio Ue una serie di voci importanti come il Fondo di solidarieta' (che si attiva per terremoti o alluvioni) o il Fondo di aggiustamento per la globalizzazione. I tagli si applicano anche a queste voci.
- IMPEGNI: è l'ammontare degli investimenti programmati per il settennato, a cui viene fissato un tetto e che l'Ue si impegna ad onorare. Sono i pagamenti vincolanti di domani, e sono questi che vanno tagliati se si vogliono ridurre le spese future.
- PAGAMENTI: è l'ammontare delle spese che l'Ue fissa per i prossimi 7 anni per onorare gli impegni presi. I pagamenti sono di norma inferiori agli impegni perche' non tutti i progetti che l'Ue si impegna a finanziare vengono poi completati, ma include anche i pagamenti inevasi del periodo precedente (RAL). Tagliare i pagamenti è come autorizzare qualcuno ad utilizzare una carta di credito senza dargli i soldi per pagare la fattura futura.
- SALDO NETTO: è la differenza tra il contributo versato al bilancio Ue e i fondi Ue allocati agli stati membri. Quello dell'Italia è negativo: paga di piu' di quanto riceve.
- CONTRIBUTORE NETTO: quei paesi che hanno un saldo netto negativo. L'Italia è primo contributore netto in termini relativi.
- SCONTI E COMPENSAZIONI: sono i meccanismi creati per 'alleggerire' lo sforzo finanziario di alcuni contributori netti. Il più famoso è quello britannico ('rebate'), su cui alcuni paesi (Germania, Olanda, Austria e Svezia) hanno ottenuto uno 'sconto sullo sconto'.