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Juve batte Chievo e torna sola in vetta

Inter ko a Siena, Genoa-Lazio 3-2. La Fiorentina torna alla vittoria. Il Bologna passa a Pescara. Nel posticipo doppietta di Balotelli nel Milan che supera l'Udinese matri_lichtsteiner_296

di Nicola Iannello

Favorevole alla Juventus la ventitreesima giornata, quarta di ritorno. All’ora di pranzo la capolista passa a Verona domando il Chievo 2-1 e riporta a 3 i punti di vantaggio sul Napoli, vittorioso nell’anticipo col Catania; il primato in condominio dei partenopei dura lo spazio di una notte: Juventus 52 punti, Napoli 49. Dietro, stop per la Lazio, terza a 43 in virtù della sconfitta in casa del Genoa. Cade l’Inter a Siena, ne approfitta il Milan che aggancia i cugini, vince la Fiorentina col Parma. In coda, preziosi successi di Bologna e Siena.

Al ‘Luigi Ferraris’ tra Genoa e Lazio finisce 3-2 un match dai mille volti. Per la formazione di Petkovic un'altra battura d’arresto dopo la sconfitta patita in casa dal Chievo. Borriello in attacco con Bertolacci in appoggio nella squadra di Ballardini, che non rinuncia alla difesa a tre. Petkovic perde Candreva per influenza e in avanti si affida alla coppia Klose-Floccari. Primo tempo nel segno del ‘Grifone’, in vantaggio con un sinistro di Borriello (settimo gol in campionato) su respinta difettosa della difesa (16’). Raddoppio di Bertolacci con un sinistro angolato da fuori (21’). Nella ripresa Lazio più aggressiva: accorcia le distanze con un forte destro sotto la traversa di Floccari, smarcato in area da Lulic (58’). Il pari arriva su rigore: fallo di Borriello su Cana su calcio da fermo, Tagliavento non ha dubbi; Mauri sul dischetto manda Frey da una parte e pallone dall’altra (82’). Il Genoa si scuote. Kucka di testa colpisce la parte alta della traversa. Minuti di recupero da thriller: Marco Rigoni ci prova due volte di testa: la prima, Marchetti vola e mette in angolo; nell’azione successiva, Granqvist prolunga e lo stesso ex Chievo, al debutto in maglia rossoblù, non lascia scampo al portiere laziale (50’) per il delirio di Marassi. Per la Lazio un solo punto nelle ultime tre partite. Genoa quart’ultimo a 21 punti.

Nel lunch-match, 2-1 della Juventus (con Alessio in panchina al posto dello squalificato Conte) in casa del Chievo. I gialloblù non riescono a ripetere l’impresa contro la Lazio all’Olimpico. Le reti: Matri gran gol al volo (10’), raddoppio di Lichtsteiner in contropiede su tacco di Giovinco (42’), tiene viva la partita Théréau (52’), ma i bianconeri contengono la reazione clivense e portano a casa i tre punti. Chievo a 28 punti.

Sconfitta dell’Inter (reduce dal pari interno col Torino) a Siena (sconfitta a Udine il turno precedente) contro l’ultima in classifica. Iachini con la consueta difesa a tre e il nuovo acquisto Emeghara (nigeriano naturalizzato svizzero, classe 1989, arrivato dal Lorient) davanti a Rosina e Sestu. Schieramento quasi analogo per Stramaccioni, che nel reparto avanzato fa giocare Guarin a sostegno di Cassano e Palacio. Vantaggio di Emeghara sotto misura su imbeccata di Rubin da sinistra (21’). Immediato il pari nerazzurro, con un tiro-cross di Cassano sfiorato da Nagatomo che inganna Pegolo (22’). Equilibrio subito spezzato: ‘golasso’ di Sestu con un destro a girare sul ‘sette’ lontano, niente da fare per Handanovic (25’). Nella ripresa i bianconeri allungano: Chivu atterra in area Emeghara, rigore ed espulsione per il difensore romeno: dal dischetto Rosina spiazza Handanovic (56’). Inter ferma al quarto posto, Siena sempre ultimo ma che aggancia il Palermo a quota 17.

Nerazzurri raggiunti a quota 40 dai cugini del Milan, che nel posticipo superano 2-1 l’Udinese a ‘San Siro’. Balotelli, appena arrivato da Manchester, non dovrebbe partire titolare, ma Pazzini s’infortuna nel riscaldamento lasciandogli spazio. E Supermario se lo prenderà da protagonista. Rossoneri quindi con l’attacco a ‘tre creste’ (Niang-Balotelli-El Shaarawy) sostenuti da Nocerino, Montolivo e Flamini. Ospiti guardinghi col 3-5-1-1 che mira a sfruttare l’estro di Muriel e Di Natale. Una manciata di secondi e Balotelli rischia di andare subito a referto: palla fuori di poco, ma l’ex City si rifarà a breve. Il Milan spinge molto, Niang ed El Shaarawy impegnano l’ottimo Padelli. Al 25’ Balotelli fa esplodere ‘San Siro’ su assist, sporcato, di El Shaarawy. Milan sull’1-0, con Balotelli che ci prova dalla distanza e Padelli che gli nega il raddoppio. Nella ripresa il Milan parte svagato e l’Udinese ne approfitta. Di Natale ci prova in acrobazia. Al 55’ un recupero a centrocampo innesca Muriel che serve Pinzi per il pareggio. Rossoneri storditi, friulani che punzecchiano ma non affondano. Nel finale risveglio del Milan. Niang, servito da una respinta corta, centra la traversa. Balotelli su punizione impegna Padelli. Quindi, all’ultimo minuto di recupero l’episodio chiave: El Shaarawy va via sulla sinistra, Heurtaux lo affronta in scivolata e Valeri decide per il rigore. I friulani protestano vivacemente, il penalty appare molto dubbio. Balotelli non se ne cura, si presenta sul dischetto e batte Padelli.

Battendo 2-0 il Parma al ‘Franchi’ la Fiorentina riscatta la sconfitta di Catania. Per i ducali secondo stop di fila dopo la sconfitta patita in casa dal Napoli. Toni e Jovetic il reparto avanzato di Montella. Donadoni si affida al tridente composto da Biabiany, Belfodil e Sansone nel suo classico 4-3-3. Avanti i viola con lo stacco di testa di Toni su cross di Cuadrado da destra (27’), settimo gol per il bomber. Raddoppio a inizio ripresa: lancio di Pasqual, torre di Migliaccio, destro vincente di Jovetic per il nono centro personale (50’). Fiorentina a 39 punti, Parma a 31.

L’Atalanta passa a Palermo: rosanero sconfitti 1-2. I nerazzurri si scuotono dopo la partita persa in casa a opera del Milan con una gara propositiva. Al ‘Barbera’ Gasperini si affida a Boselli in attacco, supportato da Ilicic e Fabbrini. Due sorprese nella formazione di Colontuono: Parra e Radovanovic titolari, panchina per Cigarini e Denis. La partita la fanno gli ospiti. Tap in di testa di Carmona dopo traversa da fuori di Radovanovic (54’). Raddoppio di Denis (subentrato a Parra) in contropiede con un destro secco sul primo palo che porta ‘el Tanque’ a quota 8 reti (71’). Accorcia le distanze il portoghese Nelson quando ormai la gara è compromessa (83’). Atalanta a 26 punti, Palermo ultimo col Siena a 17.

Lo spareggio salvezza dell’‘Adriatico’ va al Bologna dopo un’altalena di emozioni. Pescara (reduce dall’umiliante 0-6 in casa della Sampdoria e dal ritiro punitivo) battuto 2-3 da una squadra che segna di nuovo tre reti, dopo il pirotecnico 3-3 con la Roma. Bergodi si gioca subito la novità Sforzini in attacco assieme a Vukusic. Pioli deve rinunciare a Gabbiadini e schiera Gilardino davanti a Kone e Diamanti. Weiss si procura il rigore in virtù di un fallo commesso da Cherubin e lo trasforma spiazzando Curci (30’). Dagli undici metri anche il pareggio felsineo: Zanon atterra Kone, Diamanti calcia forte e centrale e batte Perin (34’). Ancora calcio di rigore per gli adriatici, contatto tra Taider e Weiss, De Marco fischia tra le proteste dei giocatori del Bologna, ma il pestone sembra esserci; sul dischetto questa volta va D’Agostino che di sinistro centra il “sette” alla sinistra di Curci (44’). Nella ripresa il Bologna ci crede di più. Pari di Gilardino (decimo gol) che di testa brucia Perin su punizione tagliata di Diamanti (50’). Gol della vittoria felsinea con un destro voltante di Kone, imbeccato sul secondo palo da un cross lungo da sinistra di Morleo (67’). Il Bologna aggancia la Sampdoria a quota 25, per il Pescara terz’ultimo posto a 20 punti.

Chiude la giornata il posticipo del ‘Meazza’ tra Milan (37 punti) e Udinese (33), che vedrà quasi di sicuro il debutto di Balotelli in maglia rossonera. Una vittoria, permetterebbe alla squadra di Allegri l’aggancio dell’Inter al quarto posto, ma i friulani di Guidolin, reduci dal successo interno col Siena, non sono mai un avversario malleabile.