di Mariaceleste de Martino
(mceleste.demartino@rai.it)
Tutto è possibile. Basta crederci. Un colpo in testa con la bacchetta magica e gli ostacoli mentali sono superati in un batter d’occhio. In una gabbia può entrare un foulard e come in un sogno uscire una colomba. Una fune si ricompone dopo essere stata tagliata e annodata. Con uno sguardo si può far scomparire. L’arte della manipolazione è un talento. L’importante è che il trucco non si veda. Ma forse il trucco non c’è, così amiamo pensare.
Supermagic 2013 “X” è il Festival della magia internazionale giunto alla decima edizione, grazie all’ideatore Remo Pannain che organizza l’evento chiamando i nomi più conosciuti del mondo della prestidigitazione e dell’illusionismo. Lo show è in scena al Teatro Olimpico di Roma fino al 10 febbraio.
Quest’anno spicca la raffinatezza. Tra il cast di trasformisti ci sono anche delle donne maghe, una rarità. Vendicano sicuramente tutte le “assistenti” che vengono tagliate in due o pugnalate da lame volanti. Su 15mila maghi al mondo le donne rappresentano il 5%., così come ci dice Walter Rolfo, presidente del Fism, campionato del mondo di magia che si svolge ogni tre anni e che nel 2015 si terrà in Italia.
Ben 47 grandi artisti e talenti dell’arte magica si sono esibiti nei dieci anni di Supermagic dal 2004. Tra gli artisti della decima edizione c’è Arthur Trace, innovativo manipolatore di Los Angeles, premiato al campionato mondiale dell’arte magica nel 2006 e ai World Magic Awards. Qual è la magia che vorrebbe fare a questo nostro mondo? “Che ci fosse più gentilezza” dice il raffinato mago-pittore che su una tela fa apparire colori che stacca e attacca magicamente.
Colpisce Marko Karvo, prestigiatore finlandese, campione del mondo in carica nella categoria magia generale con le sue apparizioni di colombe e splendidi pappagalli. Fa apparire una serie di gabbie una dopo l'altra e i volatili spuntano magicamente dalle sue mani. Fa volare sul pubblico gli uccelli che, ammaestrati, entrano da soli nelle gabbie.
Otto Wessely, austriaco, già campione del mondo, si è esibito dal Crazy Horse di Parigi ai più grandi show di Las Vegas, è considerato il mago comico. Strapazza pupazzi e peluche di animali che spuntano da cilindri e da veli. Li maltratta per impressionare comunque gli spettatori
Sos e Victoria Petrosyan sono due straordinari illusionisti, lui armeno e lei russa, premiati con il Merlin Award come i più veloci trasformisti al mondo, detengono il Guinness World Record per la velocità nel cambio d’abiti. Istantanee e imprevedibili trasformazioni di modelli e colori, una straordinaria energia per la più spettacolare sfilata di alta moda magica. “Sarei felice se potessi far apparire di nuovo Michael Jackson”, dice sognante Sos.
Galina è un’illusionista ucraina, una delle prime donne in magia, si è esibita in tutto il mondo ottenendo numerosi riconoscimenti, dalla Russia agli Stati Uniti. “Io vorrei che ci fossero più sorrisi”, dice sorridendo, appunto. Una delle sue specialità è levitare assieme a una sfera luminosa.
Mikael Szanyiel, mimo francese, premiato con il Mandrake d’Or a Parigi e all’ultimo campionato mondiale FISM 2012, l’equivalente dei Mondiali di calcio. Comicità, mimo e magia si fondono tra i tentativi di un cantante lirico di portare a compimento la sua esibizione, un’opera lirica continuamente interrotta da oggetti che prendono vita, esilaranti gag e straordinari effetti sonori.
Les Chapeaux Blancs sono due illusionisti francesi, Jérôme Helfenstein e Claude Brun, premiati al FISM 2012. Fanno viaggiare in un mondo onirico, visionario, un’esperienza surreale. Picco di applausi.
Supermagic è un evento teatrale unico che celebra la ricerca dell’incredibile. Il pubblico emette sospiri di stupore ed esclamazioni di incredulità. Le certezze non esistono più, l’ordine naturale delle cose è stravolto, si vive il fantastico e si sogna a occhi aperti. Uomini in giacca e cravatta persi nel labirinto dell’inganno, donne in estasi in levitazione emozionale, bambini con occhi e bocca spalancati. La platea è ipnotizzata per due ore. Si apre sempre un’altra porta quando se ne chiude una, anche se il buio nel corridoio che le collega può sembrare pauroso. I coraggiosi vanno avanti e vivono le emozioni più incredibili. La vita stupisce. La vita è imprevedibile. La vita è una magia.
Tra gli spettatori alla prima molti affezionati che non perdono un’edizione, persone comuni e “Vip”, tutti con desideri comuni. La magia che vorrebbero in questo periodo storico è:
Silvan, al quale Pannain dedica lo show: “Di stare bene con noi stessi e per esserlo avere il necessario: un lavoro fisso”.
Blas Roca Rey: “Che la Cultura diventasse un vero valore”.
Dario Ballantini: “Che si alzasse il livello culturale del mondo. La vera crisi è culturale”.
Fausto Bertinotti, accompagnato da sua moglie Lella: “Che il bambino che sta peggio nel mondo diventasse Peter Pan”.
“Essere tranquilli senza problemi che portano guai”, dice la ballerina chic albanese Anbeta Toromani. “Far sparire tutti”, aggiunge suo compaesano e collega Kledi Kadiu.
“Che apparissero più sorrisi sulle persone che incrociamo per strada, che il “buongiorno” fosse davvero un “buon giorno”, risponde il mago Francesco Scimemi.
“Che sparissero i problemi di tutti e che i giornali non aprissero sempre con l’attività del governo”, esclama Tony Binarelli.
Anche il pubblico comune vuole le stesse magie: “Una società senza ignoranza”, Carla 33 anni. “Una mondo senza le guerre”, Gleb 27 anni. Alessandra di 43 anni vuole “vivere senza odio" e Daniela, 29 anni, desidera una magia che faccia “sparire l’inquinamento”.
“Aumenterei l’amore e la consapevolezza tra le persone”. Ma come dice in scena aggiunge: “C’è sempre qualcuno che cerca di imbrogliare”. Questa la magia che vorrebbe fare la star dello show, Remo Pannain, mago di classe, garbato, romantico, marito divertente, papà magico, vincitore di premi internazionali, nonché noto e stimato penalista romano. “Ogni esibizione racconta il desiderio di evasione e di superamento della realtà, ogni numero è una chiave per aprire il portale della fantasia, per entrare in una dimensione dove tutto può accadere e per riscoprire la capacità di lasciarsi sorprendere e di vivere il magico”.
Nella foto di apertura, Les Chapeaux Blancs