I film del week end


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Looper - In fuga dal passato

di Sandro Calice

di Rian Johnson, Usa 2012, fantascienza (Walt Disney Pictures)
Fotografia di Steve Yedlin
con Joseph Gordon-Levitt, Bruce Willis, Emily Blunt, Piper Perabo, Paul Dano, Jeff Daniels, Noah Segan, Xu Qing, Frank Brennan, Tracie Thoms, Garret Dillahunt, Nick Gomez, Marcus Hester
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Con quell’aria da noir un po’ vintage, “Looper” è un film di fantascienza giusto nell’idea, e per questo rischia di conquistare spettatori ben oltre gli amanti di genere.

Nel futuro prossimo del 2074 l’uomo ha finalmente inventato i viaggi nel tempo, ma li ha messi subito da parte per la loro pericolosità. Ovviamente se ne è impossessato il crimine organizzato, che li usa per eliminare i suoi nemici, inviandoli 30 anni nel passato, dove un killer li uccide e ne fa sparire i cadaveri. Nel 2044 fare questo lavoro rende molto: looper li chiamano, sono bassa manovalanza, armati di una pistola che oltre i nove metri di distanza non è più in grado di colpire il bersaglio. Quando i capi del futuro vogliono chiudere un contratto con uno di questi killer, inviano nel passato la sua versione futura, incappucciata e piena zeppa di soldi. Da quel momento il looper sa di avere 30 anni di bella vita, fino al giorno in cui si ammazzerà da solo. Joe è un looper, uno dei migliori. E va tutto bene, fino al giorno in cui incontra il se stesso del futuro, che di morire non ha nessuna intenzione.

Rian Johnson (“Brick – dose mortale”, “The Brothers Bloom”) dice di amare molto Philip K.Dick, ma qui siamo lontani anni luce dal rigore (fanta)scientifico di un qualsiasi racconto di Dick. Siamo lontani in verità anche da quello di un “Ritorno al futuro” o del ben più complesso “Terminator”. E’ una fantascienza generica, lineare, rassicurante, romantica, da ragazze. In un film che con la scusa di raccontare un futuro povero dove la gente ricicla roba del passato applicandovi tecnologie moderne (come la moto volante), ci offre scenografie, costumi e trucchi essenziali, per rientrare nei costi. Insomma, se non ci fosse l’espediente del viaggio nel tempo, si tratterebbe di un action thriller un po’ lento e a tratti confuso, con una bella idea di base e buoni interpreti. Gradevole, ma non quel “filmone” che vogliono farvi credere.

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