Confindustria: toccato fondo recessione

'Ora il rimbalzo che può dare avvio alla ripresa' industria_produzione_296

L'economia italiana ''sta toccando Il fondo della dura recessione, la seconda in cinque anni. Si delineano i presupposti di un rimbalzo che può dare avvio alla ripresa''. Lo afferma Confindustria nella 'Congiuntura flash'.

Secondo il Centro studi di viale dell'Astronomia, infatti, la sfiducia ha compresso la domanda interna ''ben oltre quanto giustificato dalla situazione oggettiva dei bilanci familiari e aziendali'': gli acquisti di beni durevoli sono scesi molto più del reddito reale disponibile, gli investimenti sono ai minimi storici in rapporto al Pil e le scorte sono bassissime. Contemporaneamente, si legge ancora, vengono meno o si allentano le tre cause del regresso: credit crunch, iper-restrizione dei bilanci pubblici e frenata della domanda globale.

A giudizio di Confindustria, però ''basilare per la ripartenza è che si sollevi la cappa di paura creata dalla situazione politica interna; perciò - ribadisce l'organizzazione – è cruciale che l'esito delle imminenti elezioni dia al Paese una maggioranza solida, che abbia come priorità le riforme e la crescita, fornendo così un quadro chiaro che infonda fiducia nel futuro e orienti favorevolmente verso la spesa le decisioni di consumatori e imprenditori. Rimarranno deboli le costruzioni, per le quali vanno prese misure specifiche''.

Tra gli elementi positivi, Confindustria elenca il fatto che nel sistema globale l'incertezza politica si sia ''quasi dissolta'', i ''continui segnali di progresso, alcuni perfino nell' Eurozona'' grazie all'azione della Bce (''che rimane però timida sui tassi''), la Cina che è ripartita, il risveglio dell'edilizia residenziale negli Stati Uniti, le materie prime, specie il petrolio, ''che fiutano il riavvio mondiale''.