Si è costituito alla polizia a Lisbona


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E' finita la fuga di Fabrizio Corona

In lacrime: temo per la mia vita in carcere c

Fabrizio Corona, il fotografo dei vip latitante da alcuni giorni dopo essersi sottratto, a Milano, a un provvedimento di arresto, si sarebbe costituito a Lisbona. L'indiscrezione emerge da fonti vicine alle indagini. La Polizia di Stato ha precisato che Corona, vistosi braccato, ha anticipato l'arresto consegnandosi alla polizia portoghese. Investigatori della Squadra Mobile, infatti, erano in Portogallo da alcuni giorni, e stavano già sulle sue tracce. "Più che costituito si è arreso", è il commento dei vertici milanesi della Questura. Fabrizio Corona, sentendosi ormai catturato, ha dato un appuntamento per consegnarsi e lo ha fatto nella stazione ferroviaria metropolitana di Queluz, ad agenti portoghesi a cui si sono affiancati gli investigatori italiani. Ora gli investigatori sono con lui, che appare in preda a un evidente sconforto "e piange".Fabrizio Corona è stato fermato in una stazione della metropolitana di Lisbona, dove era da solo. Sulle tracce di Corona c'erano da giorni gli uomini della polizia di Milano e quelli dell'Interpol. Al fermo di Corona ha partecipato anche la polizia portoghese.

'NON SONO FUGGITO, HO PAURA CARCERI ITALIANE' - "Non sono fuggito, me ne sono andato dall'Italia perché turbato da una sentenza ingiusta e perché temo per la mia vita nelle carceri italiane". Sono le prime parole di Fabrizio Corona, secondo quanto riferisce all' ANSA il suo legale, l'avvocato Nadia Alecci, che lo ha sentito telefonicamente. "Per la prima volta in vita mia ho paura - Fabry". E' il testo dell'sms inviato poche ore prima della fuga da Fabrizio Corona all'amico Mario Ferri, per tutti conosciuto con il soprannome di 'Falco', il 25enne originario di Pescara e residente a Monteroduni (Isernia) noto alle cronache per le invasioni di campo durante le partite di calcio. Ferri, intervistato dall'ANSA in una palestra di Isernia mentre Corona veniva arrestato in Portogallo, dopo avere visto il videomessaggio dell'amico sull'Iphone ha interrotto il discorso ed è rimasto in silenzio per alcuni minuti. "Fabrizio aveva paura - ha poi spiegato -. E ora, invece di cinque anni di carcere, ne rischia sette". 'Falco' aveva contatti frequenti con Corona, tanto che dovrà essere ascoltato in Questura a Pescara. "Poche ore prima dell'inizio della latitanza - ha ricordato Ferri - ci eravamo scambiati una serie di messaggi. Per esempio questo - ha aggiunto mostrando il testo dell'sms -: 'Per la prima volta in vita mia ho paura - Fabry'". "Per scherzo, nei giorni prima della latitanza - ha sottolineato - aveva parlato anche di una sua possibile fuga. Gli avevo detto che farsi cinque anni di carcere per una foto è troppo. Lui poi mica ha ricattato Madre Teresa di Calcutta, ma chi ha tradito. Anche perché Trezeguet non si è mai costituito parte civile, ma ha detto che Corona, ai tempi, gli fece il favore".

A Cascais, una cittadina alle porte di Lisbona, Fabrizio Corona aveva delle conoscenze in una altolocata famiglia portoghese dalle quali, probabilmente, contava per un aiuto. Questa l'ipotesi tracciata dagli investigatori che si sono occupati delle ricerche del fotografo.

IN VIDEOMESSAGGIO SU FB, MI VADO A COSTITUIRE - In un videomessaggio postato questa mattina su Facebook, Fabrizio Corona aveva annunciato che stava per consegnarsi alla polizia. "Sono arrivato adesso in Portogallo dopo 4 giorni di viaggio, mi sto consegnando spontaneamente alle autorità portoghesi", dice nel video.

La cattura di Corona non è maturata solo nelle ultime ore. Già dal giorno dopo la sua fuga, infatti, gli investigatori avevano parzialmente ricostruito l'accaduto anche grazie all'interrogatorio di un amico del fotografo, che l'avrebbe aiutato ad allontanarsi da Milano. L'uomo non ha potuto negare il suo coinvolgimento (tanto che è stato denunciato in stato di libertà per favoreggiamento). Così, grazie alle informazioni reperite dagli accertamenti milanesi, gli investigatori hanno potuto organizzare il dispositivo internazionale, culminato nelle perquisizioni a casa dei conoscenti di Corona, in Portogallo, che gli hanno fatto capire che per lui ormai la fuga era terminata.Fabrizio Corona, il fotografo dei vip che si è costituito oggi a Lisbona dopo che gli investigatori della polizia italiana lo stavano braccando, secondo quanto si è appreso è fuggito dall'Italia in auto, attraverso la Francia. E' stato individuato con precisione grazie al controllo satellitare Gps del dispositivo antifurto dell'auto usata per la fuga: grazie alla tecnologia gli agenti della 'mobile' di Milano hanno potuto accertare con esattezza gli spostamenti che Corona ha compiuto all'estero. Gli investigatori erano già riusciti a scoprire che, insieme a un collaboratore, era passato da Narbonne, in Francia, dove è stato "agganciato" la prima volta. Per varcare il confine aveva scelto il Colle di Tenda, dove però era rimasto bloccato dalla neve per un paio d'ore e aveva dovuto attendere che la carreggiata venisse liberata.

FRATELLO FEDERICO: SCOSSI, MA CONTENTI STIA BENE - "Non mi sento di dire nulla, siamo ancora troppo scossi". Cosi il fratello minore di Fabrizio Corona, Federico, raggiunto al telefono dall'ANSA, commenta l'arresto del fotografo a Lisbona. "L'unica cosa che posso aggiungere - sottolinea Federico- è che siamo contenti che stia bene perché eravamo preoccupati per la sua incolumità".

"Da ieri investigatori della Squadra mobile di Milano, dell'Interpol e della polizia portoghese lavorava all'individuazione del Sig. Corona. Le indagini avevano fin da sabato permesso di raccogliere elementi circa la probabile presenza del ricercato a Lisbona. La scorsa notte alcuni soggetti, ritenuti vicini al latitante, sono stati identificati e sottoposti a controllo, anche presso le loro abitazioni. Nella mattinata odierna, il ricercato si è arreso". Lo ha precisato la Polizia di Stato. L'arresto di Corona ha immediatamente cancellato anche le polemiche emerse nei giorni scorsi, quando il fotografo era riuscito a dileguarsi. Secondo indiscrezioni, infatti, gli inquirenti che coordinano le indagini hanno già telefonato per complimentarsi per l'operazione con gli investigatori milanesi. "Si, si, ci ha fatto i complimenti in diretta", hanno confermato in Questura.

Fabrizio Corona, venerdì scorso, dopo essere sparito dalla palestra nel centro di Milano, a poche centinaia di metri da casa sua, è espatriato in auto verso la Francia; poi si è volatilizzato. Inseguito da un mandato di cattura internazionale, dopo la condanna a cinque anni (e un cumulo di pene superiore ai sette) per l'estorsione ai danni dell'ex giocatore juventino David Trezeguet, potrebbe essere in Francia, Spagna e Portogallo, dove abitano alcuni suoi conoscenti che potrebbero aiutarlo nella latitanza.

Nei giorni, però, sembra essersi creata una vera e propria psicosi: sono decine e decine le segnalazioni di persone che si rivolgono agli investigatori milanesi, incaricati delle ricerche, per dire di aver visto il fuggitivo: il fotografo dei Vip è segnalato a Nord, a Sud e anche all'estero, dove, secondo la Procura generale di Torino, probabilmente ormai si trova. Il settimanale 'Oggi' ad esempio riporta che Corona è stato avvistato a Santo Domingo, nella stessa località dove ha casa Marcello Dell'Utri.

L'appello a costituirsi e a pagare il suo debito con la giustizia è ribadito dalle persone che gli sono state vicine: "Penso che scappare non serva a nulla, Fabrizio deve tornare e consegnarsi alla giustizia; qui lascia un figlio che in questo modo farà soffrire ancora di più", torna a dire l'ex agente dei vip, Lele Mora. "Fabrizio era malato di soldi, successo e protagonismo, l'ho sempre difeso e aiutato - ricorda Mora in una sorta di autocritica - ma dal 2009 ho interrotto i rapporti perché ho capito che non sarebbe mai cambiato".

Mora lo invita a pensare a suo figlio e alla sua ex moglie, Nina Moric: "Nina sta soffrendo moltissimo perché malgrado tutto è ancora innamorata di Fabrizio e si prende cura di suo figlio, lo adora come una mamma vera, è una donna stupenda". "Il successo è come un leone, se lo sai domare puoi conviverci, altrimenti ti divora - riflette Lele Mora -. Io mi sono fatto male con le mie stesse mani, ho sbagliato e adesso sto pagando, preferivo fare carezze a nani e ballerine piuttosto che ai miei cari, adesso so che l'amore per i miei figli è quello che mi ha salvato e l'unica cosa che conta".

Nella foto in basso l'sms inviato da Fabrizio Corona all'amico Mario Ferri