Festival delle scienze di Roma


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Felicità, una dimensione politica

Al via all’Auditorium l’ottava edizione benessere_felicita_296

Parlare di felicità nel 2013, con alle spalle altri tre o quattro anni trascorsi nelle intemperie dei mercati e della borsa domestica ormai quasi vuota, può apparire una provocazione, un’esercitazione teorica per pochi illuminati studiosi di filosofia o sociologia di massa. E invece questo tema è al centro delle discussioni in programma per il Festival delle Scienze, da giovedì 17 a domenica 20 gennaio all’Auditorium di Roma.

Vittorio Bo, direttore scientifico del Festival, docente in varie Università italiane, fondatore della Codice edizioni, con un passato all’Einaudi e al gruppo Mondadori, non ha dubbi: la felicità porterà tanto pubblico anche a questa edizione.

Una scelta coraggiosa o una provocazione? “Più che altro è un gesto che invita a riflettere su uno dei grandi temi della nostra esistenza, una delle grandi dimensioni etiche, ma anche politiche”, risponde il professor Bo. E “Felicità e diseguaglianze” è l’argomento trattato dall’economista indiano, premio Nobel nel 1998, Amartya Sen, nella seconda giornata del Festival. Ma c’è poi un altro aspetto, forse più sentito dall’opinione pubblica, quello del rapporto tra felicità e democrazia.

Ne hanno parlato nella prima giornata il direttore di Repubblica, Ezio Mauro, e il Presidente Emerito della Corte Costituzionale, Gustavo Zagrebelsky, intervistati da Televideo