di Juana San Emeterio
FRANKENWEENIE
di Tim Burton, Usa 2012, animazione horror, (Walt Disney)
Catherine O'Hara, Martin Short, Martin Landau, Winona Ryder, Charlie Tahan, Atticus Shaffer, Robert Capron, Christopher Lee, Conchata Ferrell, James Hiroyuki Liao.
Nel 1984, il giovane Timothy William Burton girava un cortometraggio intitolato Frankenweenie. All’epoca il film venne ostacolato e vietato ai minori. Oggi Burton torna a proporre quel soggetto per la Disney, facendone uno dei film più intensi e personali. Un gioiello.
L’inizio è un omaggio al cinema. Il protagonista, il piccolo Victor Frankenstein presenta ai propri genitori un piccolo film amatoriale di cui è protagonista il suo unico amico: il simpatico cane Sparky. Il filmino ci presenta subito la simpatia del cucciolo, le passioni di Victor e il buon rapporto con i suoi affettuosi genitori. Nella ‘tranquilla’ vita familiare però accade una tragedia: Sparky muore investito da un'auto. Il dolore per Victor è così forte che decide di disseppellire il cane e di tentare di riportarlo in vita. L'operazione riesce ma a questo punto tutto può accadere.
Con “Frankeweenie” Burton ci regala una favola nera piena di momenti divertenti e teneri. Torna sui suoi temi più cari: la nostalgia dell’infanzia, l’amicizia e il fantasma della morte. Ci fa ridere e ci commuove con un film adulto fatto per bambini. Una storia popolata di tanti personaggi fantastici come il gruppo dei ‘mostruosi’ compagni di scuola e il professore di scienze che è un omaggio a Vincent Price. Nell’orrore nascosto della periferia americana il piccolo Victor è un eroe tenero e originale che si deve confrontare con la perdita del suo amico più caro e con i rapporti difficili con gli altri bambini. Ci riesce con dolore, amore e fantasia. Burton per l’occasione sceglie di usare uno splendido bianco e nero con la tecnica stop motion, che unisce oggetti reali e movimenti artificiali, in un ottimo 3D. Da non mancare.