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La dieta 'dash' sbanca negli Usa

Mini porzioni contro ipertensione e chili di troppo. Medici ed esperti entusiasti dei risultati d

Porzioni di cibo ridotte, ma senza esagerare. Spazio ad una grande varieta' di alimenti (frutta, verdura, cereali integrali e pesce) senza vietare la carne rossa. Abolito invece l'uso smodato del sale, al massimo fino a 2.300 mg di sodio al giorno, sostituendolo se non se ne puo' fare a meno con con minerali piu' 'nobili' come il magnesio, il calcio e il potassio. E' il segreto della dieta Dash (Dietary Approaches to Stop Hypertension), non una novita' nel settore della dietetica, che pero' sta spopolando in Usa.

Secondo gli esperti interpellati dalla rivista 'U.S. News & World Report', che l'hanno messa a confronto con ben 29 diete, il regime Dash aiuta meglio di altri programmi dietetici a "prevenire e controllare il diabete e promuove la salute del cuore". La dieta, che nella prima settimana del nuovo anno e' al primo posto tra le scelte dimagranti degli americani, e' nata a fine anni '90, ed e' stata pensata per aiutare chi soffre di pressione alta. Stabilisce un apporto calorico giornaliero che puo' variare dalle 1.699 alle 3.100 calorie. Invece ha sedotto e fatto proseliti anche tra chi vuole perdere chili. Ha convinto anche il Dipartimento dell'agricoltura americano, che l'ha valutata come "una ricetta ideale per far mangiare meno tutti i cittadini".

Riscontri positivi sono arrivati anche dal mondo della medicina: secondo la Mayo Clinic, "scegliere la Dash puo' proteggere contro l'ictus, le malattie cardiache, il cancro, il diabete e l'osteoporosi.I ricercatori del National Institutes of Health hanno messo a confronto l'efficacia della dieta Dash con altri tre 'piani' alimentari, verificando come la "prima riesca in maniera molto piu' efficace a promuovere le buone abitudini alimentari".

Ma quanto e' efficace la Dash? Secondo gli esperti "i pazienti affetti da ipertensione che hanno seguito la dieta hanno avuto un calo medio di 6 mmHg della pressione sistolica e 3 mmHg della pressione diastolica". Secondo uno studio pubblicato sulla rivista 'Circulation: Cardiovascular Quality and Outcomes' la dieta Dash "riduce il rischio di infarto 10 anni, soprattutto tra gli afroamericani".

Inoltre molte ricerche hanno dimostrato che tagliare il consumo di sodio, come fa la Dash, ha un effetto particolarmente benefico sui livelli della pressione sanguigna delle persone con un'eta' superiore ai 40 anni.

Nel regime alimentare Dash, la versione standard prevede la possibilita' di consumare circa 2.000 calorie al giorno, si puo' scegliere tra: 6-8 porzioni al giorno di cereali, che puo' voler dire 50 grammi di pasta, riso, cereali o pane; 4-5 porzioni di verdura (50 grammi) ad esempio di: broccoli, patate dolci, carote o pomodori; da 2 a 3 porzioni (una tazza) di latticini a basso contenuto di grassi, latte scremato o yogurt; fino a 6 porzioni di pesce, pollame o carne magra; senza dimenticare la frutta con guscio e i legumi. Infine non sono esclusi i dolci. Se ne possono mangiare fino a 5 porzioni alla settimana. Perche' la dieta Dash "non significa rinunciare del tutto alle delizie del palato, ma - concludono i ricercatori - la loro assunzione va comunque limitata".