di Juana San Emeterio
LA SCOPERTA DELL’ALBA
di Susanna Nicchiarelli, Italia 2012, drammatico, (Fandango)
Margherita Buy, Sergio Rubini, Susanna Nicchiarelli, Lina Sastri, Gabriele Spinelli, Anita Cappucci Scudery, Renato Carpentieri, Lino Guanciale, Sara Fabiano.
Tutti avremmo voluto poter tornare indietro nel tempo per capire ma anche per modificare gli avvenimenti della nostra vita. Soprattutto quelli dolorosi.
Il film parte con un episodio doloroso ambientato negli anni di piombo. Nel 1981, all’Università di Roma il Professor Mario Tessandori è ucciso con sette colpi di rivoltella da due brigatisti. L’uomo muore tra le braccia di Lucio Astengo, suo amico e collega che scompare poche settimane dopo. Le figlie Caterina (Margherita Buy) e Barbara (Susanna Nicchiareli) avevano dodici e sei anni quando è scomparso il padre. Ora nel 2011 si trovano a fare i conti con la loro storia quando mettono in vendita la casetta al mare della famiglia, oramai abbandonata da qualche tempo. Una casa piena di ricordi dove c'è un vecchio telefono ancora attaccato alla presa. Caterina solleva la cornetta e scopre che dà segnale di libero. Il fenomeno è inspiegabile, la linea è staccata da tanti anni ma quando prova a fare il numero della loro vecchia casa di città di trent'anni prima, dall'altra parte le risponde una voce di bambina. È lei, a dodici anni, una settimana prima della scomparsa del papà. Così si trova ad avere una seconda occasione: tornare nel passato forse per salvare il padre, ma almeno per scoprire la verità.
Il film, liberamente tratto dall'omonimo romanzo di Walter Veltroni, è diretto e interpretato da Susanna Nicchiarelli, l’autrice di “Cosmonauta” vincitore del premio Controcampo Italiano alla sessantaseiesima Mostra del cinema di Venezia. “La scoperta dell’alba” offre una rilettura degli anni legati al terrorismo attraverso la vicenda umana delle allora bambine diventate ora delle donne. Soprattutto punta il riflettore su Caterina, la possibilità di tornare indietro nel tempo e di rivedere il suo rapporto con il padre. Il tema è difficile e purtroppo nel film alcuni snodi sono risolti in modo un po’ troppo banale senza approfondire momenti chiave. Anche i personaggi spesso non sono ben disegnati come la sorella più giovane. La Buy poi è troppo uguale a se stessa per dare la giusta drammatizzazione a una figura di donna così complessa. Si può vedere.