In pochi anni è passato da 'salvatore' del mercato dei pc a cimelio fuori produzione. Il netbook, 'fratello minore' dei notebook introdotto nel 2009 esce di scena quest'anno, con i due principali produttori rimasti, Acer e Asus, che dal primo dell'anno hanno smesso di produrlo.
Nel 2007 l'introduzione di questa variante più leggera,piccola e meno potente dei portatili, destinata prevalentemente alla navigazione su web, era stata salutata, come ricorda il sito del Guardian, come una rivoluzione, e all'inizio aveva trainato le vendite di un mercato già in forte crisi, risultando determinante nel sorpasso dei portatili sui pc da tavolo.
Ma le vendite sono diminuite sensibilmente già a partire dal 2009, con un crollo nel 2011 coinciso con l'ascesa definitiva dei principali concorrenti, i tablet: "Il 2011 ha visto il sorpasso dei tablet, di cui sono stati venduti 63 milioni di esemplari, sui netbook, fermi a meno di 30 milioni - riporta il sito - per il 2012 si stima che i tablet venduti saranno 123 milioni, mentre le vendite dei netbook non valgono neppure una stima, e per il 2013 si sa già che i pezzi venduti saranno pari a zero, a parte qualche fondo di magazzino".
A 'uccidere' i netbook sono stati da una parte i tablet, in grado di fare più o meno le stesse cose ma con una molto maggiore maneggevolezza, e dall'altra gli stessi 'fratelli maggiori', i portatili veri e propri, che sono scesi di peso e prezzo avvicinandosi molto ai rivali più piccoli. Una dimostrazione di questo fenomeno la sta dando in questi giorni la classifica dei notebook più venduti su Amazon, che vede intesta il Chrome book prodotto da Samsung con il sistema operativo ideato da Google, che pur essendo un portatile tradizionale nelle intenzioni dei produttori è destinato a insidiare gli stessi tablet.