di Maurizio Righetti
E’ partita ufficialmente al Dipartimento Cardiovascolare del San Filippo Neri di Roma una procedura unica nel panorama sanitario internazionale, una innovazione nella moderna letteratura medica. I racconti e le storie personali dei pazienti, scritte di loro pugno, saranno inseriti in cartella clinica alla stessa stregua di esami ed anamnesi, attraverso un modello di narrazione ideato dalla scrittrice Rosalba Panzieri, con la direzione scientifica del professor Massimo Santini, direttore del Dipartimento Cardiovascolare e presidente della società mondiale di Aritmologia.
Massimo Santini: il medico capisce in pochissimo tempo anche le caratteristiche personali
Spiega Santini:” Inserire in cartella clinica, come proposto dalla scrittrice e condiviso da noi medici e dalla direzione di questo ospedale, il profilo individuale disegnato dal paziente, oltre ad essere una prassi assolutamente innovativa in campo sanitario, consente al medico di capire in pochissimo tempo anche le caratteristiche personali, sociali, psicologiche del paziente, rivelando quindi una utilità che si riflette sui fini globali dell’assistenza.”
Il Modello narrativo Alfa
La creazione da parte della scrittrice Rosalba Panzieri del “modello narrativo Alfa” per la cartella clinica, nel quale il paziente racconta chi è, quali preoccupazioni gli sono prossime, ma anche quali desideri vorrebbe realizzare, risolve l’esigenza di uno spazio di espressione, nel mezzo del percorso terapeutico, libero da pregiudizi e condizionamenti e dove l’individuo può raccontare chi sente di essere, in che modo si percepisca, senza timore di misurazioni o valutazioni diagnostiche, “sviluppando anzi - chiarisce la Panzieri - un concetto di accoglienza dell’unicità dell’individuo da cui la medicina non può prescindere e che assume una importanza rilevante per il buon esisto delle cure mediche: “La cartella clinica è un’espressione della letteratura medica, che a sua volta è un’espressione della cultura medica e non può esistere una profonda umanizzazione delle cure se non esiste una cultura dell’uomo”.
Rosalba Panzieri: la parola contiene in sé intuizione, scienza e verità
Rosalba Panzieri (che è stata premiata in concorsi e kermesse internazionali per i suoi testi), sostiene inoltre che” la parola contiene in sé intuizione, scienza e verità. Per cambiare le cose occorre cambiare il pensiero che educa il punto di vista. La malattia è un’astrazione, nel concreto esiste solo il malato, ossia l’uomo con tutto il suo universo di sentimenti. E non può esserci umanità nelle procedure se non c’è traccia dell’uomo nelle procedure. Non si può curare ciò che non si conosce e non si può conoscere nessuno a cui non sia concesso di raccontarsi”.
Vincenzo Loiaconi: un progetto rivoluzionario che potrebbe riscrivere la letteratura medica
Il nuovo metodo assistenziale è un risultato del primo laboratorio di ricerca stabile in Italia “Letteratura e teatro in corsia”, realizzato dalla scrittrice al San Filippo Neri di Roma in collaborazione con il professor Massimo Santini e con il professor Vincenzo Loiaconi, direttore della Chirurgia delle Aritmie, che commenta: “E’ un progetto rivoluzionario che potrebbe riscrivere la letteratura medica a partire dall’uomo prima che dalla patologia. Uno strumento di lettura del paziente utilissimo per noi medici, per favorire la concordanza e l’alleanza terapeutica, fondamentale per il buon esito di qualsiasi iter terapeutico” Tutto il progetto viene portato avanti con il sostegno della direzione generale, che ha inserito il “modello narrativo Alfa” tra gli strumenti operativi di corsia e di accoglienza del malato.
Lorenzo Sommella: dare voce al vissuto dei pazienti ricoverati, ai loro sentimenti più profondi rispetto alla malattia
“Il progetto ‘Letteratura e teatro in corsia’- dice Lorenzo Sommella, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera S.Filippo Neri- ha la finalità di dare voce al vissuto dei pazienti ricoverati, ai loro sentimenti più profondi rispetto alla malattia e alle persone che si curano di loro, nella convinzione che in medicina non ci si debba limitare alla rilevazione dei segni e dei sintomi , ma che si debba raccogliere compiutamente la storia della persona che si deve assistere, per poterlo fare meglio. Questo modo, nuovo ma antico, di avvicinare la persona malata, si inserisce nel filone, molto attuale, della medicina narrativa, che aiuta il medico nella interpretazione della patologia che deve affrontare, migliorando il rapporto con il paziente e aumentando la sicurezza e l’efficacia delle cure”.
Letteratura e teatro in corsia
Letteratura e Teatro in Corsia, nato ad aprile del 2012,è il primo laboratorio di ricerca stabile in Italia per umanizzare le terapie attraverso l’arte. Un progetto inedito nel panorama sanitario e culturale italiano, perché per la prima volta letteratura e teatro entrano nelle corsie come strumenti di ricerca scientifica. Medicina, narrativa e drammaturgia cooperano nel momento clou della malattia del paziente per sostenerne l’individualità e la conoscenza del percorso terapeutico. Rosalba Panzieri, scrittrice, poeta, attrice, vincitrice di diversi concorsi internazionali per le sue opere, è stata premiata in Campidoglio e nell’ambito del concorso letterario indetto da Casa Sanremo, salotto culturale del Festival di Sanremo 2012. Il booktrailer del suo ultimo lavoro “Tango sola” è al secondo posto della classifica nazionale. Ha pubblicato sussidiari per la scuola primaria. Con lo spettacolo teatrale “Il disegno sul cuore” è in tour nei maggiori ospedali d’Italia con il Patrocinio di CO.NA. Cuore, di cui la scrittrice è testimonial. Per informazioni letteraturaincorsia@gmail.com Rosalba Panzieri 3490724365 rosalbapanzieri@gmail.com.
Nella foto, da sinistra: il professor Vincenzo Loiaconi, la scrittrice Rosalba Panzieri e il professor Massimo Santini