La crisi porta cambiamenti sulla tavola di Capodanno: al bando le mode esterofile come caviale e foie gras, si riaffermano i piatti della tradizione, dal cotechino alla polenta, dai carciofi allo spumante. Gli italiani si preparano a festeggiare l'arrivo del nuovo anno con un menu rigorosamente ''made in Italy' dove a farla da padrone saranno i piatti e la cucina del territorio.
La scelta dei prodotti locali - spiega la Cia-Confederazione italiana agricoltori - va a tutto vantaggio della tradizione oltre che del portafoglio. Tra gli oneri fiscali di fine anno e le spese per il Natale appena trascorso, infatti, le famiglie opteranno per una tavola 'anti crisi', scegliendo prodotti del luogo e contenendo il budget medio. Per l'organizzazione agricola la spesa destinata al cenone di fine anno sarà tra i 20 e 25 euro a persona.
Sulla stessa linea le associazioni dei consumatori che avvisano: con qualche buon accorgimento, tipo sostituire il salmone con le alici e i tortellini con gli spaghetti, si puo' arrivare ad abbattere il costo del cenone del 36%. Più in dettaglio, quasi quattro italiani su cinque festeggeranno l'anno nuovo tra le mura domestiche, spendendo complessivamente poco più di 1,3 miliardi di euro per allestire il cenone di Capodanno - spiega la Cia -, mentre meno del 20 per cento degli italiani sceglierà ristoranti o trattorie per attendere l'arrivo del 2013.
In ogni caso, che sia in un locale o a casa con amici e parenti, non si farà a meno dei piatti 'simbolo' di Capodanno. Prima di tutto cotechini, zamponi e lenticchie, tradizionali e soprattutto convenienti. Coldiretti stima per cotechino e zampone un aumento negli acquisti dell'8 per cento rispetto all'anno scorso, per un totale di circa 6 milioni di chili serviti in tavola. Due prodotti 'forti' della tradizione che saranno presenti sulle tavole di quasi due italiani su tre (62 per cento).
Il made in Italy sventola anche sul brindisi di fine anno. Tra le 90 milioni di bottiglie stappate, secondo le stime della Cia, il 95% sarà di spumante e solo il 5% di champagne. Le famiglie accorceranno il budget orientandosi verso etichette più economiche, con una fascia di prezzo compresa in media tra i 5 e i 10 euro. Per una spesa complessiva che da Natale all'Epifania arriverà intorno ai 697 milioni di euro.