Dopo anni da dimenticare, nel 2012 +8%


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Borsa, Milano vale 22% del Pil

Azionario langue, record scambi con Btp Italia borsa_milano_296

Piazza Affari prova a risalire la china nel 2012 e mette a segno un rialzo degli indici intorno all'8% (+7,84% il Ftse Mib) dopo una serie di anni da dimenticare (solo nel 2011 la perdita era stata del 25%). Altre borse tuttavia fanno meglio, a partire da Francoforte e Parigi, che registrano guadagni rispettivamente del 29 e del 14 per cento.

Malgrado il sussulti è difficile parlare di ripresa per la Borsa di Milano: il valore complessivo delle 323 società quotate, una manciata in meno rispetto a quelle che stavano sul listino un anno fa, sale di poco: oggi la capitalizzazione complessiva ammonta a 364,1 miliardi di euro ed è pari al 22,5% del Pil. Né c'è la fila per approdare al listino. Fallito tra le polemiche il debutto di Sea, l'unica matricola del 2012 e' Brunello Cucinelli, che può vantare peraltro un'ottima performance.

Per il resto tra le altre Ipo segnalate nella review di Borsa Italiano ci sono soltanto cinque nomi di aziende minori che hanno debutto sul Mac e sull'Aim Mac i mercati dedicate alle piccole e medie imprese: si tratta di Softec, Arc Real Estate, Frendy Energy, Primi sui Motori, Compagnia della Ruota. E' stata poi ammessa Del Clima.

Le matricole erano state un po' di più gli anni precedenti: nove nel 2011 e dieci nel 2010. Le società revocate nell'anno che sta per terminare ammontano invece a 13. Se si guarda ai guadagni e alle perdite tra i big la palma d'oro va ad Azimut (+79%), Ferragamo, già matricola del lusso nel 2011 (+63%), e Diasorin (+59%) mentre le peggiori sono A2a (-39%), Mediaset (-27%) e Telecom (-17%). Gli scambi a Piazza Affari non brillano.

Quelli su azioni sono in media pari a 2 miliardi di euro e nel complesso sono stati scambiati contratti per un controvalore di 503,2 miliardi. Unicredit si conferma il titolo piu' trattato sia per controvalore, con un totale di 89,9 miliardi di euro. Resta comunque alta la liquidita' delle azioni. Nei primi undici mesi del 2012 Milano ha il primato in termini di turnover velocity: l'indicatore che segnala il tasso di rotazione annuale delle azioni si colloca al 145,6%.

Il discorso migliora poi se dall'azionario di passa ai titoli di Stato. Il 2012 è stato l'anno del governo Monti e del Btp Italia e grazie in particolare all'emissione di ottobre (la terza) del primo bond governativo agganciato all'inflazione il Mot ha segnato un record di contratti. Il mercato delle obbligazioni e dei titoli di stato gestito da Borsa Italiano ha registrato il suo nuovo massimo storico per numero di contratti scambiati (6,3 milioni) pari a 320,2 miliardi di euro.