Dubbi dall’Istituto Superiore di Sanità


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Sigaretta elettronica, limiti e divieti nel mondo

In Cina, dove fu inventata nel 2003, non si può vendere sigaretta_elettronica_296

Le sigarette elettroniche, sulla cui efficacia e sicurezza il parere dell'Istituto Superiore di Sanità ha espresso dubbi, sono sottoposte a limitazioni nella gran parte dei paesi, compresa la Cina, dove fu inventata nel 2003 ma dove è vietata la vendita.

Nell'Unione Europea, riferisce lo stesso parere consegnato a Balduzzi, quali Belgio, Danimarca, Estonia, Germania, Ungheria, Austria, Slovenia, Finlandia, Portogallo e Svezia, le sigarette elettroniche contenenti nicotina sono gestite integralmente o parzialmente come prodotti farmaceutici.

In Francia sono regolamentate solo se utilizzate a scopo terapeutico per smettere di fumare, nel Regno Unito e in Lettonia sono in via di regolamentazione. In Italia le sigarette elettroniche contenenti nicotina sono soggette al divieto di acquisto da parte dei minori di anni sedici secondo l'ordinanza del Ministero della Salute del 4 agosto 2011, rinnovata il 28 settembre 2012.

In altri paesi quali Australia, Canada, Norvegia, Brasile, Cina, Thailandia, Uruguay, Singapore e Turchia le sigarette elettroniche sono attualmente vietate in attesa di una valutazione definitiva.

Recentemente a livello europeo si è sviluppato un orientamento comune nel considerare le sigarette elettroniche fuori dal campo di applicazione della direttiva 37 del 2001 che riguarda il tabacco ma legata al campo di applicazione delle direttive sui prodotti medicinali per uso umano e sui dispositivi medici.