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Inter fermata, c'è la Lazio al 2° posto

Fiorentina terza con i nerazzurri. Vince il Napoli, colpaccio del Parma. La Roma stravince lo scontro diretto col Milan i

di Claudio Presutti

La Juve allunga anche quando non gioca. I bianconeri di Conte, dopo aver vinto l'anticipo contro il Cagliari a Parma nel recupero, vedono aumentare di un punto il vantaggio sulla seconda: da +8 a +9. L'Inter, infatti, non va oltre l'1-1 interno con il Genoa e scivola al terzo posto, superata dalla Lazio che fa il colpo a Genova contro la Samp. Nerazzurri raggiunti al terzo posto dalla Fiorentina che sbanca Palermo (0-3). Si rifà sotto anche il Napoli che nel finale passa a Siena 2-0. Nel posticipo, la Roma di Zeman stravince (con brividi finali) lo scontro diretto col Milan di Allegri: 4-2. Prosegue la marcia della Lazio di Petkovic che ottiene la quinta vittoria (più due pareggi) nelle ultime sette giornate facendo festa a Marassi, ma rovinando quella dell'ex Delio Rossi, all’esordio sulla panchina della Samp. Il gol che decide il match arriva al 31': Lulic entra in area sulla sinistra e mette in mezzo, il portiere Romero rinvia proprio sui piedi di Hernanes che lo batte. Per il brasiliano si tratta del settimo gol stagionale. Inizia male invece l'avventura di Delio Rossi alla guida della Samp: i doriani in classifica vengono raggiunti dal Pescara, vincitore nell'anticipo con il Catania, a quota 17.

L'Inter deve accontentarsi del pari interno con il Genoa di Delneri. Per 70 minuti niente da segnalare a San Siro. Poi il match decolla. I rossoblù passano in vantaggio al 77' grazie a una azione personale di Immobile che entra in area, supera in dribbling Ranocchia e poi batte Handanovic (non impeccabile) di destro. Stramaccioni per recuperare mette dentro anche la quarta punta (Livaja), assieme a Cassano-Milito-Palacio. All'85' l'Inter pareggia con un colpo di testa di Cambiasso su assist di Cassano. In pieno recupero clamorosa occasione per Livaja che però, da due passi, colpisce in pieno il palo. Al fischio finale anche qualche fischio per i nerazzurri dopo l'ennesima frenata: e ora i punti di distacco dalla Juve sono 9.

Una bella Fiorentina passeggia al ‘Barbera’ con il Palermo e aggancia così l'Inter al terzo posto. I ragazzi di Montella nel primo tempo vanno più volte vicini al vantaggio, dimostrando di essere molto più in palla dei rosanero. I gol gigliati arrivano tutti nella ripresa: al 50' Cuadrado serve in area Jovetic che batte Ujkani con un preciso rasoterra. Il raddoppio viola arriva su rigore: Donati atterra Toni e Jovetic dal dischetto beffa ancora il portiere del Palermo con il cucchiaio (83'). Per il montenegrino una doppietta che lo porta a quota 8 reti, dopo il lungo stop. All'89' c'è anche il tempo per il tris, sempre dagli undici metri, di Gonzalo Rodriguez, dopo un mani in area di Kurtic subito rilevato dall'arbitro Celi. Fiorentina di corsa in zona Champions, Palermo sempre più in crisi, ora terzultimo da solo. Dopo le notizie negative sul fronte giustizia sportiva (2 punti di penalizzazione) e i passi falsi con il Bologna in campionato e Coppa Italia, riparte la marcia del Napoli. Mazzarri e i suoi, dopo un primo tempo davvero incolore, hanno aumentato i ritmi nella ripresa. Ma il gol è arrivato soltanto nei minuti finali: all'86' su calcio d'angolo la palla attraversa tutta l'area, Hamsik la raccoglie e rimette in mezzo, il più lesto è Maggio che, da due passi, batte Pegolo. Quattro minuti e c'è il raddoppio partenopeo: Contini atterra Pandev, Cavani trasforma il rigore e realizza il gol numero 13. Espulso al 92' Calaiò per un doppio cartellino giallo. Il Siena, 11 punti e ultimo posto in solitudine, paga ancora una volta i minuti finali, come nel match di Coppa Italia all'Olimpico contro la Lazio.

Al sesto posto resta la Roma che travolge 4-2 un Milan irriconoscibile. Di fronte al presidente James Pallotta, i giallorossi riscattano la sconfitta col Chievo nella nebbia di Verona. I rossoneri cadono rovinosamente dopo quattro vittorie consecutive. Pronti via e subito occasioni per El Shaarawy e Osvaldo sui due fronti. Amelia si oppone poi alla grande su un tiro a giro dell’attaccante argentino; sul corner, Burdisso brucia tutti di testa per il vantaggio della squadra di Zeman (13’). El Shaarawy si divora il pareggio: arriva a tu per tu con Goicoechea ma il portiere ha la meglio. Ancora di testa il raddoppio romanista: Totti pennella da sinistra, Osvaldo (nono gol per lui) anticipa Yepes e batte Amelia (23’). Milan in bambola. De Sciglio perde palla, De Rossi verticalizza per Lamela che fulmina il portiere rossonero (30’). Alla ripresa ancora Roma avanti, con Totti fuori di poco in diagonale. Milan impalpabile. Il poker arriva ancora con Lamela (alla decima rete con la doppietta), sempre di testa, su cross da sinistra di Balzaretti (61’). Robinho ci prova da lontano ma Goicoechea è bravo anche sulla ribattuta di Boateng. Lo stesso nazionale ghanese ci riprova due volte consecutive ma senza fortuna. Bojan entra per Robinho, ma il portiere uruguaiano della Roma mette in angolo un diagonale dell’ex romanista. Roma in dieci dal 78’ per il rosso diretto a Marquinhos, per un fallo di mano valutato da ultimo uomo dall’arbitro Rocchi. La squadra di Allegri reagisce ma troppo tardi. Va in gol prima con Pazzini su rigore per fallo del portiere Goicoechea sullo stesso attaccante rossonero dopo respinta su tiro di Muntari (87’), poi con Bojan che segna dopo miracolo del portiere romanista su incornata di Pazzini (88’). La Roma sale a 32 punti, il Milan resta settimo a quota 27.

Nel derby emiliano colpo del Parma che vince 2-1 in casa del Bologna. E pensare che ad andare in vantaggio erano stati i padroni di casa con Sorensen, con una bella girata in area, al termine di una prolungata azione d'attacco dei felsinei al 54'. Dopo nemmeno due minuti arriva il pari del Parma grazie a uno splendido tiro di Valdès da oltre 25 metri che batte Agliardi. Al 66' arriva il gol che decide il match: Gobbi va via sulla sinistra e mette in mezzo per il sinistro volante di Sansone che beffa ancora il portiere bolognese. Per il Parma tre punti che significano settimo posto in classifica, per il Bologna un inatteso stop dopo gli ultimi, positivi, risultati.

Finisce 1-1 la partita dell'Azzurri d'Italia tra l'Atalanta e l'Udinese. Passano in vantaggio i friulani al 33' grazie a un’acrobatica spaccata di Muriel su cross di Pasquale: Consigli non riesce a trattenere. Pochi minuti dopo, al 40', arriva il pari dei nerazzurri: Angella spinge Peluso in area, per l'arbitro Guida è rigore che Denis trasforma spiazzando Brkic, per il suo settimo gol personale. L'Atalanta attacca, ma i friulani tengono botta, poi il match si spegne e il risultato non cambia più. Udinese così a quota 24 punti, Atalanta a 22, ma con 2 punti di penalizzazione, a conferma di un sostanziale equilibrio tra queste due squadre. Un Torino in grande spolvero ferma la corsa del Chievo reduce da tre vittorie consecutive. I granata di Ventura passano già al 13' con un gran colpo di testa di Glik (c'è la leggera deviazione di Théréau?). Il raddoppio arriva al 26' dopo una bella azione di Cerci, la difesa clivense respinge corto e Gazzi di giustezza centra il bersaglio. Toro più tranquillo in classifica e a soli 2 punti dal Chievo fermo a quota 21 punti.