Negli Usa la Tv è sempre più 'social'


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I 'tweet' fanno ascolto

Nel 2013 nuovo standard di valutazione degli ascolti: si terrà conto anche dell'interazione degli utenti sui social network durante un programma v

Se in Italia si parla ancora di share e Auditel, negli Stati Uniti si va sempre più spediti verso la social tv. Che tiene conto non solo dei tradizionali ascolti, ma anche dell'interazione degli utenti sui social network nel corso di un programma. A dare una svolta in questo senso e' l'accordo raggiunto tra Twitter e Nielsen per elaborare un nuovo standard di valutazione che in un certo senso compara i tweet al gradimento. Sara' varato negli Usa nel 2013 e portera' una rivoluzione non solo nella tv ma anche nella pubblicita' e nel marketing.

"La visione della televisione e' in continua evoluzione e i nostri partner tv hanno sempre chiesto un parametro di riferimento comune da cui misurare il coinvolgimento nella loro programmazione. Questa nuova misurazione vuole rispondere a questa richiesta e fare da complemento al rating di Nielsen", spiega Chloe Sladden, responsabile media Twitter, sul blog del social network.

Il nuovo standard di valutazione si chiamera' 'Nielsen Twitter Tv Rating' e sara' disponibile dall'autunno 2013. "In qualita' di leader nel settore della misurazione dei media ci rendiamo conto che Twitter e' la fonte che principalmente misura l'impegno reale sui dati televisivi. In particolare per i broadcaster, per realizzare contenuti sempre piu' accattivanti e per gli inserzionisti per creare campagne pubblicitarie integrate e piu' performanti. Sappiamo che Twitter e' la fonte principale per misurare i dati televisivi in tempo reale", sottolinea Steve Hasker, Presidente Global Media Products and Advertiser Solutions di Nielsen.

Da tempo Twitter stava portando avanti esperimenti con alcuni media americani per capire come il pubblico si orientava nella scelta dei programmi, come li commentava e li pubblicizzava tra gli utenti. Sono stati fatti test, ad esempio, nel corso degli Mtv Music Awards ma anche con Current tv in occasione del primo insediamento di Barack Obama. E, sempre negli Stati Uniti, centri di ricerca come Bluefin Labs, affiliato al Mit, analizza il contenuto dei commenti pubblicati su Twitter durante la trasmissione dei programmi televisivi.

Anche in Italia sta crescendo l'attenzione per quella che gli americani chiamano 'second screen experience', cioe' una fruizione della tv non piu' solitaria ma collettiva grazie ai social media, cui si accede attraverso dispositivi mobili, dal divano di casa. A fare una disamina della mole di tweet postati durante alcuni eventi tv nel nostro paese e' Blogmeter, societa' che analizza le discussioni sui media sociali.E che proprio di recente ha decretato il primato per tweet del confronto in diretta su Sky tra i candidati alle primarie del centrosinistra, che per numero di cinguettii generati ha superato anche una trasmissione popolare come X Factor.

Navigare sul proprio tablet mentre si guarda la tv e partecipare ad una discussione non sara' dunque piu' giudicato un segnale di ansia o depressione, come di recente ha rilevato una ricerca dell'Universita' del Michigan. Ma vorra' dire che i nostri tweet postati un po' per gioco, un po' per fare opinione e un po' per narcisismo avranno un ruolo importante nella valutazione dei programmi del piccolo schermo