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La Juve batte l'Atalanta ed è già campione d'inverno

Napoli sconfitto in casa 3-2 dal Bologna. Poker Fiorentina, la Roma cade a Verona conte_pirlo_juve_296

di Claudio Presutti

La Juventus regola l'Atalanta e si laurea campione d'inverno con due turni di anticipo in virtù della sconfitta interna del Napoli (Inter già ko contro la Lazio nell'anticipo dell'Olimpico). I bianconeri hanno 7 punti di vantaggio sull'Inter e 8 su Napoli e Lazio.

Alla squadra di Conte bastano 27 minuti per sbrigare la formalità Atalanta. Al primo minuto Giovinco serve Vucinic che fugge sulla sinistra, entra in area e batte Consigli. Al 14' Giovinco viene atterrato al limite dell'area. Sulla palla va Pirlo che 'pennella' il 2-0. Il tris arriva al 27' grazie ad un destro da fuori area di Marchisio che sorprende il portiere bergamasco. Pochi minuti ancora e l'Atalanta resta in 10 per il secondo cartellino giallo a Manfredini (31'), alzando definitivamente bandiera bianca. Per i campioni d'Italia è il terzo successo consecutivo, il secondo dal ritorno in panchina di Antonio Conte dopo la squalifica. Per gli orobici invece, alla quarta sconfitta nelle ultime 5 gare, suona un piccolo campanello d'allarme, anche se la classifica in questo momento non preoccupa.

La sorpresa di giornata si materializza a Fuorigrotta, col Napoli battuto 3-2 dal Bologna. ‘San Paolo’ gelato dopo appena 10’, quando Cherubin crossa e Gabbiadini e puntuale nella correzione di testa. Hamsik (schierato alle spalle di Cavani e Insigne) impegna Agliardi, ma i partenopei non sono continui. A metà frazione Gilardino batte ancora De Sanctis, ma il gol è annullato per un fuorigioco molto dubbio. Nel finale De Sanctis è bravo a chiudere la porta a Diamanti. Nella ripresa dentro Pandev per Britos. La trazione anteriore dà subito frutto. Insigne si infila in area e mette al centro, Agliardi smorza ma Gamberini è il più lesto di tutti. Parità al 50’. Subito Krhin ha un’occasione di testa, poi Agliardi è superlativo a chiudere su un contropiede di Cavani. Ma il ‘Matador’ si rifà subito dopo, al 70’ schiacciando in rete il cross di Insigne. Il sorpasso fa calare la tensione nel Napoli che spinge senza convinzione. Il Bologna, in realtà, sembra non averne più. Ma la sorpresa è dietro l’angolo ed è un incubo per i partenopei. All’86’ Kone realizza con una semirovesciata da antologia su cross di Garics. All’88’ punizione di Diamanti e Portanova scarica la rabbia per i 4 mesi di squalifica appena scontati nel colpo di testa che dà la vittoria ai suoi. Mazzarri, a bordo campo, è sconsolato. Il Napoli resta terzo (agganciato dalla Lazio) alle spalle dell’Inter.

Alle ore 12.30 netta vittoria 4-1 della Fiorentina nel derby toscano con il Siena. Gli uomini di Montella, reduci dalla sconfitta all'Olimpico contro la Roma la settimana scorsa, partono subito forte e al 16' sono già avanti: cross di Pasqual, Toni svetta su tutti e batte Pegolo. Tre minuti dopo Tagliavento assegna il rigore per un contatto tra il brasiliano Felipe e l'ex attaccante del Bayern. Dal dischetto va Pizarro che realizza. A fine primo tempo arriva i tris dei gigliati con Aquilani che da posizione ravvicinata fa centro su cross di Romulo. La Viola controlla, il Siena di Cosmi al 70' prova a riaprire la partita, accorciando le distanze con Reginaldo, che era da poco entrato. Ma pochi minuti dopo arriva la doppietta di Toni che chiude definitivamente il match (79') di testa dopo un preciso cross di Borja Valero. Alla fine c'è anche il tempo anche per un rigore fallito da Aquilani all'89'.

Brutto passo falso della Roma che, reduce da 4 vittorie consecutive in campionato più quella in Coppa Italia con l'Atalanta, viene superata 1-0 a Verona dal Chievo. I giallorossi di Zeman partono forte e schiacciano i clivensi, senza però impegnare troppo Sorrentino e compagni. La squadra di Corini è in salute e si vede, corre, raddoppia e chiude ogni spazio. Al Bentegodi scende la nebbia, il Chievo cresce e la Roma fatica a pungere, anche se colleziona diverse occasioni. Ma a passare sono proprio i veneti con Pellissier che rientra e si invola su un lancio dalle retrovie, scarta Goicochea e deposita in rete (86'). I giallorossi protestano, ma Bergonzi convalida. Inutile il forcing finale della Roma, resta l'1-0. I romani ora hanno solo due punti di vantaggio sul lanciatissimo Milan che sabato sera sarà di scena all'Olimpico nell'ultimo match del 2012. Chievo sereno a metà classifica.

Il Milan ottiene il quarto successo di fila battendo il Pescara con un travolgente 4-1 che forse è però davvero troppo pesante per gli abruzzesi. Non passa nemmeno un minuto e i rossoneri passano con Nocerino che da due passi deposita in rete un assist di El Shaarawy. Il festival dei gol inizia nella ripresa: al 51' l'undici di Allegri raddoppia su corner di Robinho deviato nella propria porta da Abbruscato con un colpo di testa in tuffo. Al 56' il Pescara riapre la partita grazie alla rete di Terlizzi. La sfortuna però si abbatte ancora sul Pescara con la seconda autorete. Stavolta è l'altro attaccante Jonathas che di testa beffa il 'povero' Perin. Il Milan in contropiede chiude con la ciliegina sulla torta del 14° gol di El Shaarawy, sempre più capocannoniere del campionato.

Dopo aver ottenuto la prima vittoria esterna la settimana scorsa, il Catania prosegue la sua potente marcia al Massimino superando in rimonta 3-1 la Samp. I doriani di Ferrara passano in vantaggio al 29' con un calcio di rigore per un fallo di Legrottaglie su Icardi che Maresca realizza. La risposta dei siciliani arriva nella ripresa. Prima c'è il pari di Paglialunga (55') con un preciso destro dal limite su sponda area di Bergessio. Rossoazzurri in vantaggio al 65' con Bergessio, per l'attaccante argentino si tratta del sesto gol stagionale. Il 3-1 arriva proprio al 90' con Castro che sfrutta un errore di Rossini e trafigge Romero. Per i ragazzi di Maran 8° posto in classifica e sole due lunghezze di distacco dal Milan.

Travolgente 4-1 del Parma in rimonta sul Cagliari. I sardi passano al 20' con un contropiede di Sau che scatta sul filo del fuorigioco e supera Pavarini con un pallonetto. Gli emiliani pareggiano dopo nemmeno un minuto con l'attaccante franco-algerino Belfodil. Nella ripresa Parma sul 2-1: cross del solito Belfodil, Agazzi smanaccia, ma arriva Biabiany che mette dentro (54'). Il 3-1 è di rigore: Agazzi atterra Parolo, Valdes realizza dal dischetto. All'86' arriva la doppietta personale dello scatenato Belfodil che di precisione mette a segno il 4-1. Parma a quota 23 punti come l'Udinese, mentre inizia a preoccupare la situazione del Cagliari guidato dal duo Pulga-Lopez, tornato nei bassifondi della classifica.

Genoa-Torino finisce 1-1, al termine di 90' piuttosto brutti e conditi da tantissimi errori da una parte e dall'altra. Gli uomini di Ventura passano in vantaggio al 19', praticamente alla prima azione: cross di Birsa per il colpo di testa di capitan Bianchi. Dieci minuti dopo al 29' Granqvist, sempre di testa su corner, rimette in equilibrio la gara e riesce così a salvare la panchina di Del Neri, almeno per ora.