Il debito pubblico italiano sfonda quota 2.000 miliardi e a ottobre si attesta a 2.014 miliardi, in valore assoluto il livello più alto di sempre. E' quanto emerge dal supplemento "Finanza pubblica" al bollettino statistico della Banca d'Italia.
Al livello raggiunto a ottobre il debito pubblico italiano pesa per circa 33.081 mila euro a testa, bebé compresi. E' quanto è possibile calcolare incrociando i dati diffusi oggi dalla Banca d'Italia con le ultime stime dell'Istat che calcola 60,9 milioni di residenti in Italia a gennaio.
Il debito è aumentato da inizio anno (a gennaio 2012 era pari a 1.943,455 miliardi) di 71,238 miliardi. Il 3,7% in più dall'inizio dell'anno.
Le entrate tributarie dei primi 10 mesi dell'anno segnano un incremento del 2,9% rispetto allo stesso periodo del 2011. E' quanto emerge dai dati del gettito fiscale, al netto dei fondi speciali della riscossione, riportati dal supplemento "Finanza Pubblica" al bollettino Statistico della Banca d'Italia.
La ricostruzione storica del rapporto debito/Pil
Il debito pubblico a ottobre ha sfondato per la prima volta il tetto dei 2.000 miliardi di euro, segnando a livello assoluto il nuovo record storico. Una delle fasi di piu' forte accumulazione del debito in Italia parte dopo il minimo registrato nel 1963-1964 quando, appunto, l'incidenza del debito riprende a salire rapidamente. Nel 1970 il debito era al 40,5% del Pil, circa un terzo del valore attuale (126,4%). Particolarmente intensa e' stata la crescita negli anni '80 quando il debito e' passato dal 58% al 95,2%. Il punto di massimo si raggiunge a meta' anni '90 quando l'incidenza del debito sul prodotto sale al 121,5%. Successivamente, anche in relazione all'adesione all'Unione monetaria europea, si registra una fase di contenimento grazie al processo di progressivo aggiustamento degli squilibri dei conti pubblici.
Nella tabella seguente una ricostruzione storica del rapporto debito/Pil.
ANNO RAPPORTO DEBITO/PIL
1970 40,5%
1975 58,4%
1980 58%
1985 80,5%
1990 95,2%
1995 121,5%
2000 109,2%
2001 108,8%
2002 105,7%
2003 104,4%
2004 103,9%
2005 105,9%
2006 106,6%
2007 103,6%
2008 106,3%
2009 116,1%
2010 119%
2011 120,6%
2012 126,4%