Annuncio dimissioni Monti scuote le Borse


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La crisi di governo fa paura ai mercati

Ieri Piazza Affari maglia nera in Ue, lo spread è tornato a salire t

Si è conclusa in pesante ribasso, in parte ridimensionato sul finale di seduta, la giornata di ieri dei mercati in Italia: al termine delle contrattazioni il Ftse-Mib ha lasciato sul terreno un 2,20 per cento, il calo più forte di tutta Europa. Fin dalle prime battute oggi Borsa e titoli di Stato hanno bruscamente reagito con molta negatività all'annuncio delle prossime dimissioni da parte del presidente del Consiglio Mario Monti, a seguito del venir meno del sostegno da parte del Pdl con la ridiscesa in campo di Silvio Berlusconi. Non hanno aiutato poi i dati sulla produzione industriale di ottobre, che hanno riservato un calo peggiore del previsto. A metà giornata il Ftse-Mib era arrivato a cedere più del 3,60 per cento.

Già dai primi scambi si sono innescate pesanti cadute di tutti i maggiori titoli bancari, tanto da far scattare varie sospensioni delle contrattazioni per eccesso di ribassi, anche su altre blue chip, mentre gli sviluppi italiani hanno finito per trainare al ribasso tutte le maggiori Borse europee, sebbene con flessioni più moderate.

Nel frattempo sono piovute vendite anche sulle emissioni pubbliche della penisola, facendone immediatamente impennare rendimenti e conseguentemente anche gli spread rispetto ai titoli tedeschi. Il differenziale tra Btp decennali e Bund è arrivato a toccare quota 364 punti base, ovvero 3,62 punti percentuali, laddove venerdì scorso in chiusura si era fermato attorno a 322 punti base. I rendimenti lordi dei Btp, che su queste emissioni sono in un rapporto inversamente proporzionale con il prezzo, dal 4,50 per cento circa di venerdì scorso sono schizzati fino a sfiorare il 4,90 per cento, risalendo sui massimi da metà novembre. In serata lo spread si attesta a 351 punti base.