Shakespeare globale


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L'Amleto rivisto dal 'basso'

Al via il primo grande esperimento di traduzione popolare mai realizzato r

Centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo che attraverso un sito web traducono e annotano in molte lingue l'Amleto di William Shakespeare, illustrandone le scene piu' famose. Non e' fantasia ma The Global Hamlet il primo grande esperimento di traduzione popolare e apparato critico collettivo di un’opera letteraria che sia mai stato realizzato.

Presentato nell'ambito di Piu' Libri Piu' Liberi e ideato e diretto da Simone Barillari, saggista e traduttore, The Global Hamlet porta il metodo del crowdsourcing nella letteratura: e' il tentativo di applicare per la prima volta l’intelligenza collettiva alle arti, di raccogliere e riordinare la creativita' letteraria e artistica diffusa in tutto il mondo e generare, nel tempo, un autore collettivo.

I lettori che accederanno al sito web di The Global Hamlet diventeranno veri e propri autori: potranno infatti proporre la traduzione di un verso oppure una nota o un’illustrazione. I contenuti proposti non verranno, pero', semplicemente assemblati, pubblicati e archiviati, come in genere avviene in iniziative basate sul crowdsourcing come Wikipedia. Al contrario, saranno continuamente vagliati e assemblati da editor di eccellenza, con l’obiettivo di creare dal basso un’opera di altissima qualita'. Le proposte di migliaia di persone diventeranno così la voce di un unico autore, collettivo.

'The Global Hamlet e' il nuovo villaggio globale della letteratura, la prima di una serie di opere d’arte collettive ottenute attraverso l’aggregazione di tantissimi di contributi individuali' afferma Simone Barillari, ideatore del progetto. 'Tutti potranno partecipare a tradurre, annotare e illustrare l’Amleto nell’intento di realizzare dal basso un’altissima edizione dell’opera, in una modalita' di interazione tra lettori autoriali ed editor che mira al Web 3.0' aggiunge.

Il progetto si sta gia' sviluppando in Italia, Spagna, Sudamerica, Regno Unito e Olanda. Tra gli editor che cureranno l’edizione italiana vi saranno Riccardo Duranti, docente di traduzione alla Sapienza, storico traduttore di Carver e di molti testi teatrali, premio del Ministero della Pubblica Istruzione per l’insieme della sua attivita', e lo stesso Simone Barillari.

The Global Hamlet ha già ottenuto il patrocinio e la collaborazione di molte prestigiose università e istituzioni italiane e internazionali, tra cui l’Università La Sapienza di Roma e la Cattolica di Milano, la Luiss e la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, l’Istituto Europeo di Design e il Teatro Franco Parenti di Milano, l’Universidad Complutense di Madrid e l’Universidad Pompeu Fabra di Barcellona, il CCCB di Barcellona e il Festival Kosmopolis, l’Université de Liège e l’Università di Norimberga.

La pubblicazione online del portale avverrà in concomitanza con l’avvio del prossimo anno accademico, nell’autunno del 2013. Attualmente The Global Hamlet è stato scelto, tra oltre 500 progetti culturali, per entrare nel gruppo dei 32 progetti finalisti di Che-Fare, concorso organizzato da Doppiozero con l’obiettivo di sostenere le imprese sociali profit e non profit nella realizzazione dei propri progetti, stimolando nel contempo a fare rete e ad attivare network territoriali.

In base ai voti ricevuti dagli utenti sul sito Che-Fare.com entro il 13 gennaio 2013 verranno selezionati i migliori cinque tra i 32 progetti finalisti. Una giuria di qualità sceglierà poi tra il 14 e il 28 gennaio 2013 il vincitore del finanziamento di 100.000€ che servirà per l’effettivo sviluppo del progetto, accuratamente monitorato da Che-Fare nel corso del prossimo anno. Tutti i principii ispiratori del progetto The Global Hamlet sono raccolti nell’eBook The Global Hamlet – Manifesto di un libro vivente, disponibile su Amazon.it e pubblicato tramite Kindle Direct Publishing. Il Manifesto può essere letto sia sui dispositivi Amazon come l’eReader Kindle e i tablet Kindle Fire e Kindle Fire HD, sia su PC, Mac, iPhone, iPad e smartphone e tablet Android attraverso l’apposita app Kindle.