Cresce in Italia il numero dei pazienti che, disperati, finiscono nella rete dei 'santoni' della medicina che promettono cure miracolose contro il cancro. Si va dalle tisane al miscuglio di non meglio precisate erbe, dal bicabornato fino al veleno dello scorpione: terapie costose e molto spesso dannose, oltreché inutili. "Si calcola - anche se è molto difficile fare stime precise - che circa 1.000 italiani si sono avvicinati a questi rimedi, prescritti da finti o ex medici radiati senza scrupoli che fanno del denaro il loro unico credo. Insensibili alla condizione di disperazione che vivono i malati di tumore".
A scattare all'Adnkronos Salute la fotografia del fenomeno dei nuovi stregoni e delle false terapie spacciate per miracolose è Salvo Di Grazia, ginecologo dell'azienda sanitaria di Pieve di Soligo (Treviso), che ha aperto un sito: 'Medbunker, le scomode verità', dove, mostrando documenti e testimonianze, vengono di fatto smontate diverse cure alternative. Alcune molto bizzarre e anche molto costose.
"In Italia non è mai stata fatta una stima in tal senso - spiega Di Grazia - anche perché chi fa ricorso a questo tipo di medicine quasi sempre lo nasconde, anche per vergogna. Parliamo comunque di un mercato milionario. Esistono due stime fatte all'estero: una in Australia dove si calcola un giro d'affari di 2,3 miliardi di dollari australiani l'anno e un'altra in Usa che stima un mercato legato a queste terapie vicino ai 34 miliardi di dollari l'anno".
Il fenomeno negli ultimi anni è esploso. "Il boom - afferma Di Grazia - è proporzionalmente legato alla diffusione di Internet. Sul web esistono siti dove vengono pubblicizzati questi rimedi anticancro miracolosi e forum dove centinaia di persone, quasi come fosse una setta, ne esaltano l'efficacia". A fare da contraltare a questi siti web ci pensa Medbunker, diventato punto di riferimento di molti pazienti e familiari di pazienti delusi che raccontano, pentiti, dei loro viaggi, spesso all'estero, alla ricerca di queste cure.
"Sono tante, centinaia, le segnalazioni che ci arrivano", spiega l'esperto, che confessa di essersi avvicinato per caso a questo fenomeno. "Tutto è iniziato quattro anni fa - racconta - quando, incuriosito da un video di una donna australiana che affermava di essere guarita da un tumore con la cura del bicarbonato, ho scoperto l'inganno che si nascondeva dietro quella testimonianza. Rivisto il filmato, frame per frame, ho infatti notato un referto dove veniva indicato chiaramente che la donna era stata operata con successo. Altro che bicarbonato".
Famoso è poi il caso del Vidatox, il farmaco prodotto a Cuba, ricavato dal veleno dello scorpione azzurro. Un medicinale con proprietà antinfiammatorie spacciato per antitumorale. Migliaia di italiani sono andati fino a l'Havana per procurarselo, malgrado non ci siano evidenze scientifiche che ne comprovino l'efficacia.
"Questo Vidatox è in realtà un prodotto omeopatico - spiega Di Grazia. Non possiede neanche quelle proprietà antinfiammatorie tipiche dell'Escozul, il farmaco direttamente ricavato dal veleno dello scorpione". Eppure tanti italiani hanno intrapreso un viaggio di migliaia di chilometri pur di assicurarselo. "Ora - precisa il medico-blogger - non c'è neanche più bisogno di arrivare fino a Cuba. Il Vidatox si può trovare, a caro prezzo, anche a San Marino e in Albania".
Il viaggio verso queste cure miracolose quasi sempre finisce in tragedia, con la morte del paziente e il dolore atroce misto a rimorso di chi ha magari spinto il proprio caro a cercare questo tipo di soluzione. Penetrando più a fondo questo universo si scoprono però anche storie curiose, alcune perfino divertenti se non fossero legate a disagi, malattie e sofferenze. "Emblematico - sottolinea Di Grazia - è il caso del giapponese che vende su internet gli 'anelli dell'immortalità': indossando questi anelli si diventa ogni notte più giovani fino a diventare immortali. La stessa persona vende le pillole della bellezza che rendono ogni notte più bello chi le prende. Sembra incredibile ma c'è gente che le compra e che - dice l'esperto - quando non ringiovanisce protesta chiedendo il motivo del mancato effetto".
C'è poi la storia che ha per protagonista un medico italiano "che propone una cura per il cancro da lui inventata, senza averla mai sperimentata o fatta controllare. Si presentava - racconta Di Grazia - come grande ricercatore e persino rettore di un'università italiana. Dopo aver studiato il caso ho scoperto che si trattava in realtà di un medico ma che era 'rettore' di una piccola università privata che rilasciava il titolo di massaggiatore capo bagnino".
Secondo Di Grazia, contro il dilagare del fenomeno degli 'stregoni' c'è solo una strada da seguire: "Non perdere mai la fiducia nella medicina tradizionale. E anche - aggiunge - cercare il più possibile di stare alla larga da chi propina cure e terapie non validate dal mondo scientifico".