Uno studio Usa esamina il 'caso' Newark


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L'omicidio è un 'virus' contagioso

Si propaga come quello dell'influenza g

L'omicidio e' un 'virus' contagioso, e in una citta' si propaga proprio come farebbe quello dell'influenza. Lo afferma uno studio della Michigan State University pubblicato dalla rivista Justice Quarterly secondo cui ci potrebbero essere dei fattori 'vaccinanti' per le metropoli.

Lo studio si e' concentrato sulla citta' di Newark, in New Jersey, un posto dove il tasso di omicidi e' aumentato in modo esponenziale negli ultimi anni, e ora oscilla tra 3,5 e 5 volte quello medio nazionale. Studiando l'andamento degli omicidi dal 1982 i ricercatori si sono accorti che era molto simile a quello della diffusione di un virus: all'inizio la maggior parte degli episodi violenti avveniva nel centro della citta', per poi spostarsi gradualmente verso le estremita' sud e ovest. Proprio come i virus, gli omicidi aumentavano in un quartiere per poi 'contagiare' quelli vicini. Le uniche aree 'immuni' sono risultate quelle a nord e a est, molto diverse dalle altre soprattutto perche' abitate quasi solo da immigrati latinoamericani: "potrebbe essere questa diversita' a mantenere lontani gli omicidi - spiega april zeoli, uno degli autori - la comunita' latina e' molto coesa, e questo potrebbe portare le persone a sentirsi sicure. Dove invece aumentano gli omicidi la popolazione diventa insicura, e si sente piu' giustificata nell'uso della violenza per difendersi".

Secondo lo studio le aree piu' povere sono invece quelle piu' vulnerabili al 'virus', e questo suggerisce una forma di 'vaccino': "la poverta' rende le persone piu' inclini all'omicidio perche' non hanno lavoro o prospettive educazionali - spiega l'esperta - risolvendo il problema si potrebbe evitare il 'contagio"'