Benedetto XVI sbarca su Twitter. Il Papa teologo che scrive a mano i suoi testi ha deciso di accogliere in prima persona la sfida dei social network ed in particolare di quello tra i più popolari al momento, 'sottomettendosi' al rigido ma comunicativamente efficace limite dei 140 caratteri per tweet.
L'account ufficiale in italiano è "@pontifex_it", e nelle altre principali lingue cambierà solo la sigla paese: per esempio "@pontifex_es" sarà per lo spagnolo. Lo annuncia il Vaticano. Per ora è in 7 lingue, compreso arabo, e altre lingue potrebbero essere aggiunge in seguito.
Sarà il Papa a "lanciare" il primo tweet, il 12 dicembre (festa di Nostra Signora di Guadalupe) intorno alle 12, durante l'udienza generale. Probabilmente verranno lanciati estratti significativi della catechesi. Al Papa si potranno anche rivolgere domande sulla fede, e sull'Anno della fede, che potrà ricevere attraverso #askpontifex, quello che nel gergo di twitter è un "hastag".
''I tweets del Papa saranno disponibili a credenti e non credenti per condividere, discutere e incoraggiare il dialogo''. E' quanto si afferma in un comunicato sull'imminente presenza di Benedetto XVI su twitter presentata in Vaticano nel corso di una conferenza stampa. ''C'è da sperare - prosegue il testo - che i brevi messaggi del Papa, e i messaggi più completi che essi cercheranno di portare in sé, sollevino domande per gente di differenti Paesi, lingue e culture''.
''Queste domande - si osserva - potranno a loro volta essere affrontate dai credenti e dai responsabili delle Chiese locali, che si troveranno nella posizione migliore per misurarsi con esse e, ancor più importante, per essere vicini a coloro che si interrogano''.
''Parte della sfida per la Chiesa nel mondo dei nuovi media - si rileva ancora - e' stabilire una presenza ramificata, capillare, che possa effettivamente misurarsi con i dibattiti, le discussioni e i dialoghi che sono veicolati dai social media, che richiedono repliche dirette, personali e puntuali, di un tipo non facile da raggiungere da parte di istituzioni centralizzate''. ''Per di più, una tale presenza ramificata o capillare - si spiega - riflette la verità della Chiesa come comunità di comunità, che è viva sia sul piano locale che su quello universale''.
''La presenza del Papa su Twitter - spiega ancora la nota - rappresenterà la sua voce come voce di unità e di guida per la Chiesa, ma costituirà anche un pressante invito a tutti i credenti ad esprimere le loro voci, a coinvolgere i propri rispettivi 'followers' e 'amici' e a condividere con loro la speranza di un Vangelo che parla dell'incondizionato amore di Dio per ogni uomo e donna''.
DALAI LAMA LEADER RELIGIOSO PIU'SEGUITO
Se ci fosse una classifica dei leader religiosi presenti su Twitter sarebbe il Dalai Lama a vincere a mani basse il primo premio. Con più di cinque milioni di follower, a cui vanno ad aggiungersi quasi altrettanti contatti Facebook, il leader buddhista stacca di diversi ordini di grandezza personaggi come l'ayatollah Khamenei o l'arcivescovo di Canterbury.
Pur dichiarandosi sempre poco "tecnologico", il Dalai Lama ha un vero e proprio team di esperti informatici incaricati di tenere aggiornati i suoi profili, che hanno visto un vero e proprio boom di associati, cresciuti di piu' di tre milioni di unita' solo nell'ultimo anno, e conta anche un seguitissimo canale YouTube.
Totalmente diverse le cifre di quello che sembra l'account ufficiale dell'Ayatollah Khamenei, che riporta soprattutto i link ai discorsi ufficiali del leader iraniano, e che conta poco piu' di 7mila follower. Ancora meno risultano i contatti del leader dei Fratelli Musulmani Mohamed Badie, che ne ha appena 700.
Anche l'altra religione monoteista, l'ebraismo, non ha grandi esponenti dal punto di vista della popolarita', anche se il sito di microblogging conta diverse decine di rabbini, soprattutto statunitensi, e anche il capo della Sinagoga di Roma Riccardo Di Segni ha un suo profilo, anche se con meno di 200 followers.
Va meglio ai diversi esponenti delle Chiese Cristiane: il già citato Arcivescovo di Canterbury ha quasi 7mila persone che seguono i discorsi e le massime postati su Twitter, mentre fra i cattolici la 'star' e' Timothy Dolan, cardinale di New York, che sfiora i 70mila follower, il doppio rispetto a Monsignor Angelo Ravasi e sei volte piu' del vescovo di Milano Angelo Scola. Non va molto forte neanche il profilo ufficiale del Vaticano, VaticanCommunication, con appena 11mila 600 followers.
Cifre molto più grandi sono quelle fatte dai leader cristiani evangelici che fioriscono negli Usa, che non solo raggiungono le decine di migliaia di follower: secondo uno studio fatto dallo stesso social network ogni loro tweet genera un traffico di risposte e retweet 30 volte superiore a quello di un messaggio di una pop star come Lady Gaga.