La crisi investe anche il Natale e i suoi simboli. Se quest'anno la metà delle famiglie non rinuncerà all'albero e agli addobbi, sono sempre di più quelli che tireranno fuori dalla soffitta gli abeti di plastica dell`anno prima. Meno romantici, ancor meno ecologici e soprattutto quasi mai 'made in Italy', visto che in più di 8 casi su 10 provengono dalla Cina. Eppure sostituiscono nel 50% dei casi 'albero della tradizione, quello 'vero', per cui si stima che quest'anno gli acquisti caleranno del 15%. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, sulla base di un'indagine sul territorio.
"Ma a ricordarci i tempi che corrono - osserva la Cia - saranno soprattutto le dimensioni degli alberi naturali, che quest'anno diminuiranno di almeno una taglia in 4 casi su 5. E non solo in salotto, ma anche in piazza. Visto che anche molti enti locali e aziende private hanno dovuto ridurre il budget da dedicare a luci e decorazioni, almeno quanto le famiglie. Infatti, se nei vivai diminuisce il numero di abeti e le loro dimensioni, a 'tenere' rispetto all`anno scorso è solo l`export, diretto soprattutto in Germania, a cui è orientata praticamente tutta la produzione di grandi dimensioni".
"Ma tornando alle famiglie - sottolinea la Cia - l'82% si orienta su esemplari economici, spendendo mediamente tra i 20 e i 50 euro per i 'naturali' e tra i 10 e i 35 per i sintetici. Solo un 12% è disposto a superare i 50 euro per ospitare nel proprio salotto alberi più ingombranti ed evidenti, che superino almeno i 140 centimetri. Mentre a concedersi il lusso di superare i due metri di altezza sono solo il 6% degli italiani, che arrivano a destinare tra i 200 e i 250 euro per quelli di plastica e più di 300 per quelli veri".
La crisi ridurrà anche la spesa per i regali. Con il primo week end di dicembre inizia lo shopping di Natale per quattro italiani su dieci che fanno acquisti proprio nei primi quindici giorni del mese. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dell'indagine ''Xmas Survey 2012'' di Deloitte dalla quale si evidenzia anche che ben il 30 per cento degli italiani ha già "fatto affari" mentre il restante 30 per cento li farà a ridosso del Natale. Se negli Stati Uniti le vendite di Natale sono iniziate lo scorso 23 novembre con un ''black Friday'' che ha fatto segnare un calo delle vendite dell'1,8% secondo l'Istituto di ricerca Shoppertrack, le prime indicazioni, sottolinea la Coldiretti, non sono positive neanche in Italia dove la spesa per la shopping natalizio in regali, cibo e divertimento e' stimata in calo del 3,7 per cento.
La situazione di crisi e il contenimento delle tredicesime favorisce un clima di sfiducia che, precisa la Coldiretti, porta a una riduzione della spesa complessiva che penalizza soprattutto i regali che subiscono un taglio record dell'8,6 per cento ed i divertimenti (-0,3 per cento) mentre tiene l'acquisto di cibo (+2,1 per cento). Si stima che le famiglie italiane spenderanno in media 551 euro dei quali 197 euro in cibo e bevande per imbandire le tavole, 90 euro per i divertimenti e 264 euro per i regali. Da sottolineare che ai bambini in Italia e' destinato il 39 per cento della spesa per regali.
Il taglio nella spesa in regali di Natale penalizza soprattutto l'abbigliamento per il quale secondo l'indagine Coldiretti/Swg il 53 per cento degli italiani ha rinunciato o rimandato gli acquisti ma a seguire c'e' anche l'acquisto di prodotti tecnologici per il 42 per cento degli italiani. Con il mese di dicembre, continua la Coldiretti, aprono i tradizionali mercatini di Natale dove un numero crescente di italiani acquista prodotti tipici e artigiani ad originalità garantita da servire in tavola o da regalare a parenti e amici. Non mancano le iniziative di solidarietà come la possibilità offerta dalla Coldiretti attraverso il Consorzio dei produttori di Campagna Amica di acquistare in tutta Italia, in vista del Natale, alcune delle migliori specialità che hanno reso la Toscana celebre in tutto il mondo, per aiutare i produttori colpiti dall'alluvione.
La scelta riguarda tre diverse opzioni di cesti solidali. Una iniziativa apprezzata dagli italiani, conclude la Coldiretti, che nonostante la crisi, infatti, in un caso su tre (32 per cento) si dimostrano attenti ai meno fortunati anche nel momento di fare la spesa con l'acquisto di prodotti solidali, secondo una indagine Coldiretti/Swg.