Federica de Denaro, la creatività ai fornelli


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La mia cucina in diretta

Ricette raccontate 'in 8 passi' per chi lavora e non ha tempo

di Paola Scaramozzino
(p.scaramozzino@rai.it)

Tante persone che fanno la spesa nel mercato di frutta e verdura da una parte, dall’altra comprano il pane al forno e da un’altra  ancora mangiano delle focacce appena sfornate. Non ci poteva essere luogo  più appropriato che il tempio di Eataly, a Roma, per presentare il libro di Federica de Denaro “La mia cucina” (Rai Eri). Tratto dal suo spazio alla “Vita in diretta”, il programma pomeridiano condotto da Mara Venier e da Marco Liorni, questo libro potrebbe avere come sottotitolo “Datemi 20 minuti e con ciò che trovo nel  frigorifero vi faccio un piatto che vi stupirà”. L’abbiamo incontrata pochi minuti prima del battesimo della sua raccolta di ricette, emozionata e sorridente come siamo abituati a vederla in Tv, elegante nel suo tubino viola e verde  in cui sono disegnate delle semplici ma bellissime melanzane.

Federica in queste ultime settimane sono usciti diversi libri di cucina anche in previsione delle prossime feste natalizie.  Perché il lettore dovrebbe scegliere proprio il suo? 
"Perché è un libro scritto da una donna che lavora, ha una famiglia, due figlie e un marito, e soprattutto poco tempo come la maggior parte delle persone. Ma sono una donna che ama anche e soprattutto la buona cucina e il buon cibo e questi sono i miei “appunti” rivolti a chi, magari all’ultimo momento,  vuole sedersi a tavola e fare anche una bella figura con ingredienti semplici e di facile reperibilità. E poi, al contrario di altri libri,  il mio segue la  “la ricetta in 8 passi” con delle foto che più delle parole scritte,  aiutano  nella realizzazione del piatto”.

Come nasce la sua passione per la cucina?
“Mia mia madre ha sempre cucinato e tanto. I nutrizionisti oggi avrebbero davvero molto da dire e forse un po’ si esagerava anche. Quindi la cucina è un po’ una tradizione di famiglia. Poi ho avuto due bambine,  Bianca e Viola e  nel periodo in cui non lavoravo ho seguito dei corsi. Ho iniziato come giornalista parlamentare, poi nel settore dello spettacolo per tanti anni. Intanto facevo provare i miei piatti agli amici della “Vita in diretta”. Da loro il suggerimento di partire con il mio spazio culinario. Mara (Venier) mi prende sempre in giro ma, durante il programma, ha avuto per me, belle parole e ha ammesso che i miei piatti  le piacciono molto a patto che non siano innovativi del tipo mischiare la cioccolata con il salato”.

Cosa si aspetta da questo libro?
“Per me cucinare è inventare, dare sfogo alla mia creatività e divertirmi. La cosa che mi piace di più è aprire il frigo e ricavare un piatto speciale con quello che ho in dispensa. Mi piacerebbe che partendo dai miei suggerimenti, ognuno riuscisse a fare il suo di piatto, magari i suoi spaghetti ai 4 pomodori o la sua crema di ceci con i gamberi aggiungendo un suo ingrediente o presentandolo in maniera diversa da come l’ho pensato io. Questo per me sarebbe davvero un successo”.

A proposito degli spaghetti ai 4 tipi di pomodoro, Franco Di Mare invitato come testimone della sua cucina, sembra che apprezzi molto questo suo piatto tanto da suscitare l’invidia di Oscar Farinetti, patron di Eataly, presente all’incontro, che si è auto-invitato...

“Sì e sono ben felice. La tavola aggiunge amici”, commenta Federica de Denaro. "Ho letto il libro in questo momento di “porno gastronomia” come la chiama il mio amico Carlin Petrini, in cui tutti sanno cucinare, tutti sono esperti di cibo. – ha raccontato Farinetti a una platea affollata di persone intervenute alla presentazione del volume- Trovo tutto questo senza essere poi “fondamentalista” come il mio amico, veramente esagerato. Eppure nel libro di Federica ho notato quattro punti che mi sono piaciuti: il primo riguarda il tempo, e tanto avrei da dire a chi come lei o come Di Mare fa la televisione: mettete ansia. Domande di 20 minuti e richiesta di una risposta in 20 secondi. Non va bene. Gestire il proprio tempo è per me sinonimo di felicità. Semplifichiamo, decidiamo a priori quelle dieci cose da fare e non le cento. Vivremo meglio. Il secondo punto è il piacere del cibo. E cibo e fare l’amore hanno molto in comune perché da entrambi si ha lo stesso godimento. E come se ne ha maggiormente se la coppia si conosce a fondo, più grande è il piacere se si conosce il cibo, la sua storia, da dove arriva, le sue qualità. La nostra cucina non è la più grande del mondo perché altre, quella dell’India, del Giappone o della Cina sono millenarie, ma noi abbiamo la biodiversità che nessun altro, in nessun altro Paese, possiede. E’ la nostra forza. Il terzo aspetto che ho trovato nel libro è la famiglia. Le foto delle piccole, del privato di Federica, le sue dediche ai genitori. La famiglia anche la tavola in cui ci si siede attorno tutti insieme e per ultimo penso che Federica, che io non conoscevo prima, sia una persona sincera e buona . Chi ama il cibo non può essere altrimenti proprio per la predisposizione nel mettersi davanti ai prodotti, alla realizzazione di un piatto. Ci si mette sempre in discussione, ci si fa delle domande e non si hanno quasi mai certezze. Non è l’io in prima persona ma sempre il noi a vincere”.

“Sul fatto di essere buona – risponde scherzando Federica- non credo, anzi, sono cattivissima,  ma sulla sincerità e l’essere me stessa sì. E’ una cosa che mi raccomandava sempre mio padre e ho cercato di mantenere fede a questo impegno. Non voglio che la televisione mi cambi e forse ci sono riuscita”.