Sono tante, quasi una al giorno a volte addirittura due in una stessa giornata: si contano ogni anno circa 250 giornate celebrative nazionali e internazionali, considerando anche quelle religiose. Si tratta di giornate non festive, ma promosse da organi pubblici che programmano eventi collegati alla circostanza che si intende celebrare.
Gli argomenti sono i piu' disparati e spaziano da temi seri e drammatici (Giornata del Rifugiato, contro l'omofobia, del Disarmo, dei Diritti umani) ad altri decisamente piu' leggeri: tra le piu' curiose, si va dalla giornata nazionale del gatto, prevista per il 17 febbraio, a quella mondiale per la salvaguardia delle rane, che si celebra il 27 aprile. Ma c'e' anche la giornata della lentezza, il 27 febbraio, e quella dedicata alla risata del 14 maggio, quella degli Ufo organizzata il 3 luglio. Non manca la giornata della pulizia delle mani, in calendario il 20 ottobre, o ancora quella nazionale dei castelli il 24 maggio e dell'aquilone il giorno dopo, o ancora quelle del respiro e del sollievo rispettivamente il 29 e il 31 maggio.
Per alcune giornate e' previsto il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Quelle nazionali sono principalmente dedicate alla sensibilizzazione nei confronti di un argomento di interesse nazionale o festivita' nazionali ufficiali ricorrenti. Mentre molte di quelle internazionali e mondiali sono istituite e promosse dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, dal Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite o dall'Unesco.
Le giornate "sono troppe anche perche' sono tante le organizzazioni che sentono l'esigenza di affacciarsi ad un'area di visibilita' nazionale e internazionale - spiega Miche Sorice, docente di sociologia della Comunicazione alla Luiss - Sono strumenti che - prosegue - da una parte hanno una valenza formativa di promozione dei contenuti, dall'altra le giornate sono anche eventi autopromozionali che a volte tendono a valorizzare l'ente che le organizza".
Secondo il sociologo, le giornate nazionali e internazionali sono anche promosse "per far vedere che l'istituzione esiste e quindi promuovere gli enti attraverso eventi". Molte iniziative si caratterizzano soprattutto per la creativita' e la fantasia degli enti promotori.
"Difficile dire tra le tante quale sia piu' seria o quella meno - prosegue Sorice - Dobbiamo considerare che anche quegli elementi che potrebbero apparentemente sembrare marginali appartengono alla cultura nazionale, fatta di tante sfumature". "viviamo in una societa' altamente mediatizzata - rileva il sociologo - tanto che e' veramente complicato seguirle tutte".