I passaggi a livello in esercizio sugli oltre 16.700 km di linee di Rete Ferroviaria Italiana sono complessivamente 5.901, con 1.263 passaggi la cui responsabilità è affidata direttamente ai privati. Se si considerano i 6.400 chilometri di linee fondamentali, dove transita il 90 per cento del traffico ferroviario, i passaggi a livello sono 471 (di cui 48 in consegna a privati) e sono i più impegnativi da sopprimere perché inseriti nei più importanti sistemi urbani. Sulla rete complementare (9.339 km) i passaggi a livello sono 5.430 (di cui 1.215 in consegna ai privati). E' quanto si legge sul sito delle Ferrovie dello Stato. Nel 2011, Rfi, società del Gruppo Fs che gestisce la rete ferroviaria, ha soppresso 94 passaggi a livello, con un investimento complessivo di circa 58 milioni di euro.
L'obiettivo di Rfi per il 2012 è di sopprimerne ancora 57, ubicati quasi tutti sulle linee fondamentali, sostituendoli con passaggi a livello saranno sostituiti con sottopassi o cavalcavia. Proprio su questi aspetti, il capogruppo del Pd in commissione Trasporti della Camera, Michele Meta, chiede dopo l'incidente avvenuto in Calabria in cui sono morte sei persone, che il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera e l'ad di Ferrovie, Mauro Moretti vengano a riferire in Parlamento I passaggi a livello sulle strade pubbliche o private per l'attraversamento delle ferrovie possono essere di due tipi, come indica l'art. 64 del regolamento di polizia ferroviaria: con barriere o semi-barriere, manovrati sul posto, a distanza o automaticamente, intendendosi compresi nel termine di barriere le sbarre, i cancelli ed altri dispositivi di chiusura equivalenti; oppure senza barriere, provvisti o meno di segnalazione luminosa e acustica verso la strada e a comando automatico. Il regolamento stabilisce inoltre che spetta alle aziende esercenti le ferrovie stabilire il tipo di impianto per ogni attraversamento. In particolare, i passaggi a livello privati possono essere muniti di chiusure con chiavi in consegna agli utenti. L'art. 65 del regolamento proibisce ai non addetti al servizio dei passaggi a livello di aprire, chiudere e, comunque, manovrare le barriere e gli altri dispositivi dei medesimi. I trasgressori sono puniti con l'ammenda da euro 51 a euro 516 o con l'arresto fino a due mesi.
FS, PASSAGGI PRIVATI SOGGETTI A REGOLE 'SE RISPETTATE, NE CONSENTONO L'USO IN SICUREZZA' - I passaggi a livello privati, come quello dove oggi pomeriggio un treno ha travolto una monovolume uccidendo sei persone in Calabria, "sono previsti nella legislazione italiana in forza di quanto riportato agli articoli 64 e 66 del DPR n.753/1980", il regolamento di Polizia ferroviaria. Lo hanno precisato le Ferrovie dello Stato. "Tali passaggi a livello sono generalmente necessari per dare accesso a fondi interclusi - si legge in una nota delle Fs - e il relativo uso è regolato mediante una specifica convenzione tra RFI e uno o più privati utilizzatori, cui è affidata la chiave per l'apertura e chiusura - a carattere necessariamente saltuario - del passaggio, in base a specifiche regole di comportamento, che - se rispettate - consentono tale uso in sicurezza".